Benedetto XVI a Betlemme: “Prego per le vittime di Gaza”

di Angela Oliva

 BETLEMME (Cisgiordania). Alle otto italiane, Papa Bendetto XVI è arrivato a Betlemme dove è stato accolto dal presidente palestinese Abu Mazen.

Il Pontefice ha celebrato la solenne messa nella piazza della Mangiatoia di Betlemme alla quale hanno partecipato anche 48 cristiani che non uscivano da un anno dalla striscia di Gaza: Prego per le vittime di Gaza, sia tolto l’embargo ma resistete alla tentazione del terrorismo. – ha esordito Papa Ratzinger – Serve il coraggio di resistere a ogni tentazione che possiate provare di ricorrere ad atti di violenza o di terrorismo: al contrario fate in modo che quanto avete sperimentato rinnovi la vostra determinazione a costruire la pace. Fate in modo – ha aggiunto – che ciò vi riempia di un profondo desiderio di offrire un durevole contributo per il futuro della Palestina, così che essa possa avere il suo giusto posto nello scenario del mondo. Spero che la comunità internazionale possa esercitare la sua influenza a favore di una soluzione”.

Il presidente Abu Mazen ha anche denunciato al Papa l’occupazione israeliana: “In questa Terra Santa ci sono coloro che continuano a costruire muri di separazione invece che ponti; e che provano a spingere musulmani e cristiani ad abbandonare questa terra”.

A tale affermazioni, Bendetto XVI ha risposto: Il mio cuore si volge a tutte le famiglie che sono rimaste senza casa. So quanto avete sofferto a causa delle agitazioni che hanno afflitto questa terra per decine di anni. Prego per le vittime di Gaza e imploro Dio per una pace giusta – ha aggiunto il pontefice – Così come ogni altro popolo, i palestinesi hanno un naturale diritto a sposarsi, a formarsi una famiglia e avere accesso al lavoro, all’istruzione e all’assistenza sanitaria. Prego anche perché il lavoro di ricostruzione possa procedere rapidamente dovunque case, scuole od ospedali siano stati danneggiati o distrutti, specialmente durante il recente conflitto a Gaza. Supplico – ha concluso – tutte le parti coinvolte in questo conflitto di vecchia data ad accantonare qualsiasi rancore e contrasto che ancora si frapponga sulla via della riconciliazione, per arrivare a tutti ugualmente con generosità e compassione, senza discriminazione”.

Nel pomeriggio il Pontefice visiterà la Grotta della Natività e, più tardi, il Caritas Baby Hospital di Betlemme e il campo profughi di Aida, per poi rientrare in serata a Gerusalemme.

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