Dopo la sfuriata di Silvio Berlusconi, il quale ha ritenutola sentenza del processo Mills “scandalosa”, il premier ribadisce che riferirà in Parlamento della vicenda.
Intanto, si è innescata una polemica tra maggioranza e opposizione. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti: A due settimane dalle elezioni c’è un attacco politico ad orologeria e Silvio Berlusconi risponde con il calore e lumanità che gli sono propri ma subito si legge sui giornali dello sfogo, dellira del premier. Nessuno scrive semplicemente la replica di Berlusconi. afferma – E’ inaccettabile che da parte di esponenti politici e di rappresentanti del governo vengano rivolte invettive e accuse di carattere personale nei confronti dei componenti del collegio del tribunale di Milano ed in particolare del suo presidente. Abbiamo sentito tanti distinguo – conclude – ma quando arriva la sentenza politica, il Pd si dimostra giustizialista come Di Pietro. Dio li ha fatti e poi li accoppia.
Il segretario del Pd Dario Franceschini, al termine di una visita al mercato rionale di Centocelle, quartiere popolare di Roma, ha sottolineato lassurdità che un presidente del Consiglio sia più interessato ai problemi relativi alla sua sfera personale che a quelli relativi al suo paese: Qui ho trovato un grande senso di indignazione perché la gente si aspetta che i politici si occupino dei problemi delle persone, della crisi. Berlusconi non ha trovato due minuti di tempo per venire in aula a parlare dei problemi degli italiani, vuole venirci per autoassolversi e sollevare un polverone politico. Chi fa politica – ha concluso Franceschini – deve occuparsi dei problemi delle persone e non sempre dei propri problemi.
Daccordo anche il leader dellIdv Antonio Di Pietro che ha affermato: Berlusconi come tutti gli italiani deve andare a difendersi in tribunale. Se Berlusconi viene ad accusare la magistratura in Parlamento è un attacco alla Costituzione e una violazione al principio della divisione dei poteri. I presidenti delle Camere non devono permettere che avvenga, altrimenti si rendono assenti nel difendere le prerogative del Parlamento.
Sulleillazioni avanzate dal presidente Berlusconi in merito ai giudici milanesi che si stanno occupando del processo Mills, lAssociazione Nazionale dei Magistrati ha diffuso una nota stampa: È inaccettabile che da parte di esponenti politici e di rappresentanti del governo vengano rivolte invettive e accuse di carattere personale nei confronti dei componenti del collegio del tribunale di Milano e in particolare del suo presidente.
Il diretto interessato David Mills ha manifestato la volontà di mantenere il riserbo sulla questione almeno fino alla fine del processo: Quando il caso sarà chiuso, certamente parlerò. Ora non posso. C’è il mio legale, l’avvocato Cecconi, che si occuperà di tutto. Sono deluso e sorpreso ma faremo appello, e l’appello ha un’eccellente prospettiva di successo, ma non voglio aggiungere altro oltre al fatto che sono deluso e sorpreso.