E’ morta a Roma Susanna Agnelli

di Redazione

Susanna AgnelliROMA. E’ morta Susanna Agnelli, sorella dello storico patron della Fiat Gianni Agnelli, ex ministro degli Esteri del governo Dini e che attualmente era presidente di Telethon.

Aveva 87 anni, si è spenta nel tardo pomeriggio di venerdì a Roma. Scrittrice (il suo libro più famoso è “Vestivamo alla marinara”, che vendette più di 250 mila copie), teneva anche una rubrica sul settimanale “Oggi”. Nata il 24 aprile 1922, “Suni” era la terza dei sette figli di Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon. Laureata in lettere (più una laurea honoris causa in legge nel 1984 alla Mount Holyoke University del Massachusetts), nel 1945 sposò Urbano Rattazzi, dal quale divorziò nel 1975, dopo aver avuto sei figli e aver trascorso vari anni in Argentina, sino al 1960.

A vent’anni, durante la guerra, fu crocerossina su una nave ospedale. Nella sua vita un ruolo fondamentale lo ha avuto l’impegno politico: è stata sindaco di Monte Argentario dal 1974 al 1984 e per due legislature, dal 1976 al 1983, è stata anche deputata nelle liste del Partito repubblicano italiano (Pri). Eletta al Parlamento Europeo nel 1979, si è dimessa due anni dopo. Poi è stata eletta senatore nel 1983, rieletta nel 1987 e nominata nel 1983 sottosegretario agli Esteri sino al 1991 e, quindi, ministro degli Esteri dal gennaio 1995 al maggio 1996 nel governo Dini.

Si è poi distinta per l’impegno umanitario. Tra il 1984 e il 1987, è stata unico membro italiano all’Onu nella Commissione Internazionale per i Diritti Umanitari e nella Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo, dopo essere stata negli anni Settanta presidente del Wwf. Dal 1992 era presidente di Telethon e si era dedicata alla sua fondazione “Il Faro”, nata nel 1997 per insegnare un mestiere a giovani in difficoltà italiani e stranieri, consentendo loro di acquisire capacità professionali spendibili sul mercato.

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