Incidente ferroviario Crevalcore, tutti assolti gli imputati

di Angela Oliva

 BOLOGNA. Si è concluso il processo, svoltosi con rito abbreviato, per la strage ferroviaria di Crevalcore che causò la morte di 17 persone e una decina di feriti.

Il giudice per l’udienza preliminare di Bologna, Andrea Scarpa, ha assolto tutti gli imputati dalle ipotesi di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime. Il disastro avvenne lo scorso 7 gennaio 2005 a Crevalcore, nei pressi di Bologna, dove si scontrarono due treni sulla linea Bologna-Verona.

Tra gli indagati c’erano anche Michele Mario Elia, ex direttore tecnico di Rfi poi amministratore delegato; Giancarlo Paganelli, dirigente di movimento e sette dirigenti locali e l’attuale amministratore delegato delle FS Mauro Moretti, all’epoca dei fatti amministratore delegato della società Rete Ferroviaria Italiana, che ha espresso la sua soddisfazione per la sentenza del giudice, attraverso le parole del suo legale Armando D’Aponte: “Secondo me le ferrovie italiane, le più sicure al mondo nonostante la tragedia di Crevalcore, meritavano questo”.

Delusione, invece, per i macchinisti che avevano organizzato una protesta fuori alla procura di Bologna, indossando dei cartelli a forma di bara su cui erano riportati i nomi delle vittime. “Siamo molto delusi – ha lamentato l’avvocato Desi Bruno del sindacato dei macchinisti Orsa – evidentemente la colpa è solo del macchinista che non ha osservato il segnale. La consideriamo una sentenza assolutamente riduttiva rispetto a quella che è la realtà processuale ed extraprocessuale. Crediamo che ci sia stata una sottovalutazione molto forte di tutto l’aspetto sicurezza”.

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