Marcegaglia: “Riforme subito per superare crisi”. Berlusconi: “Sono d’accordo”

di Angela Oliva

 ROMA. Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, in occasione dell’Assemblea 2009, ha lanciato un appello al Governo per fareriforme il prima possibile.

La crisi non è affatto finita, il cammino è difficile e non bisogna abbassare la guardia”, ha affermato la Marcegaglia davanti alla platea gremita, nell’auditorium della Musica di Roma, nella quale erano presenti anche il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini.

Proprio al Cavaliere, la leader degli industriali ha rivolto il suo appello: “Il consenso che lei ha saputo conquistarsi è un patrimonio politico straordinario. Lo metta a frutto. Usi quel patrimonio per le riforme che sono necessarie. Lo faccia adesso. La crisi non può essere l’alibi per non fare le riforme di cui abbiamo bisogno”. Il presidente degli Industriali ha sottolineato che la crisi è profonda ma che con l’impegno la si può superare: “Siamo in una crisi violentissima che metterà a dura prova la nostra capacità di tenuta. La reazione è stata vigorosa e si intravedono segnali di miglioramento. Ma sarebbe errore abbassare la guardia, le difficoltà non sono finte. Si è creato negli ultimi mesi un ambiente favorevole allo scoppio di diverse bolle speculative. Poi, dopo il crac di Lemhan Brothers, si è diffuso un vero e proprio panico. Si può sperare di vedere segnali di miglioramento entro la fine di quest’anno – ha detto ancora la numero uno di viale dell’Astronomia -. Ma non illudiamoci: la politica economica deve ancora fare la sua parte. Nuove risorse sono necessarie per realizzare interventi, finanziare opere pubbliche, potenziare gli ammortizzatori sociali, rafforzare le garanzie sui prestiti alle imprese, onorare i crediti della pubblica amministrazione. Le risorse devono venire dalle urgenti e indispensabili riforme strutturali che riducono l’incidenza della spesa corrente”.

La Marcegaglia ha poi rivolto il suo discorso alle banche chiedendo il loro supporto in questo momento delicato: “Chiedo a tutte le banche che vivono con il territorio di non abbandonare le imprese in questi momenti così difficili. Ci stiamo giocando il futuro del Paese. Da imprenditori pretendiamo che i banchieri tornino a fare il loro mestiere: sostenere l’economia che investe”.

Infine, il presidente degli Industriali ha voluto sottolineare l’importanza economica che rappresenta l’Italia, elemento da non sottovalutare anche in periodo di crisi: La crisi non ci deve far dimenticare che siamo una forza vera, il motore di questo paese. Noi amiamo i nostri prodotti, i nostri stabilimenti. Noi amiamo l’Italia. Vogliamo portare, con ancora più vigore, l’emblema del Made in Italy sui mercati del mondo. Se si affermerà tra i pochi grandi gruppi mondiali sarà un ottimo risultato per tutto il paese. E noi tifiamo perché ciò accada. Ma perché le imprese, la produttività, i salari decollino – conclude Marcegaglia – bisogna però che la politica sappia svecchiare il paese ed eliminare le incrostazioni corporative che penalizzano il rischio, il merito e il futuro dei giovani”.

Il premier Berlusconi, nel suo intervento, si è detto completamente d’accordo con la presidente: Sono d’accordo su tutto. Il tuo interventoè una foto assolutamente precisa della nostra situazione e di quanto c’è da fare. E sono tutte cose che noi vogliamo fare”.

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