ROMA. Come tutti i gossip che si rispettino, in quello che vede protagonisti il papi Berlusconi e la giovane Noemi, non poteva mancare lex di turno.
Gino Flaminio, lex fidanzato di Noemi Letizia, in unintervista rilasciata a Repubblica, racconta i sedici mesi passati assieme a lei e di come la ragazza di Casoria avrebbe conosciuto il presidente del Consiglio.
Gino, operaio, afferma che fu direttamente il premier a contattarla telefonicamente (senza filtri di segretarie o collaboratori) dopo aver visto un fotobook della ragazza realizzato da unagenzia di spettacolo romana e che il direttore del Tg4 Emilio Fede aveva preso per selezionare nuove meteorine.
Ha poi raccontato di successive e numerose telefonate del premier a Noemi (dai toni paterni, con le quali le chiedeva come andava a scuola e se stesse studiando con impegno) e delle feste a cui la ragazza avrebbe partecipato a Roma, assieme ai genitori, e nella villa in Sardegna, alla quale portò una sua amica. Una situazione che ha indotto il giovane a rompere la relazione perché sentitosi, ad un certo punto, come il macellaio sotto casa che si è fidanzato con Britney Spears.
Insomma, se il racconto di questo ragazzo è reale allora perchè Berlusconi ha sempre negato di conoscere direttamente Noemi ma di essere soltanto amico del padre?
Ed è proprio il padre di Noemi, Elio Letizia,che ora parte alla carica e, in un comunicato dettato allAnsa dal suo legale Giulio Costanzo, annuncia di voler querelare Repubblica e lex fidanzato della figlia. Il racconto reso dal signor Flaminio, – afferma Letizia – apparso oggi sul quotidiano la Repubblica e relativo a mia figlia Noemi, è gravemente diffamatorio, perché le attribuisce cose mai fatte né dette né pensate. Ciò che si legge è un nuovo momento di mera notorietà che il quotidiano la Repubblica, strumentalizzando, ha voluto concedere al signor Flaminio, a danno nuovamente dellimmagine di mia figlia Noemi. Ovvio – conclude Letizia – che il signor Flaminio, nonché il quotidiano la Repubblica, dovranno rispondere di tutto in tribunale. Abbiamo già chiesto, infatti, ai nostri legali di redigere e sporgere querela. Naturalmente saranno chiamati a rispondere anche tutti coloro che dovessero riprendere in tutto o in parte questa incredibile narrazione.
Intanto, il caso si fa sempre più politico. Il segretario del Pd Dario Franceschini, chiede a Berlusconi spiegazioni sulla vicenda: Un uomo politico ha il dovere di rispondere e il dovere di dire la verità. Non è possibile che la libera stampa continui a fargli delle domande, continui a dimostrare dove lui ha mentito e lui continui a tacere. Non c’è un paese al mondo in cui un uomo politico potrebbe permettersi di continuare a non rispondere a quelle domande, perché la trasparenza è uno dei criteri per reintrodurre la serietà nella vita politica.
In giornata è giunta la replica di Berlusconi: Sono tentato di andare a riferire in Aula, ma ci devo riflettere, in ogni caso non sarà subito. Prima li lascio andare avanti, – continua Berlusconi riferendosi allopposizione – perché così si mostrano per quello che sono. E sarà un boomerang tale che si vergogneranno, e perderanno consenso e la stima degli elettori, perché in tutta questa vicenda non cè nulla che non sia più che pulito. E attacca di nuovo la stampa: Il comportamento di molti giornali è veramente indegno, ignobile e direi sconcio, e quando la gente si accorgerà di quale è la vera situazione ci saranno molte persone che si dovranno vergognare.