Palermo, truffe alle finanziarie: 10 arresti

di Redazione

 PALERMO. I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno sgominato un’organizzazione dedita alla truffa di compagnie finanziarie: dalla Findomestic alla Fititalia, fino alla Clarima.

Nell’operazione, denominata “Anticipo Zero”, le forze dell’ordine hanno arrestato 10 persone. Al vertice dell’organizzazione, secondo le accuse, una coppia di coniugi che è stata posta agli arresti domiciliari: gli altri provvedimenti notificati riguardano il divieto di dimora nei comuni di Palermo, Carini e Milano. Da quanto si è appreso l’organizzazione acquistava auto chiedendo finanziamenti, con false garanzie,poi le rivendeva a terzi inconsapevoli e le rate di pagamento non erano onorate.

Il sistema criminale ruotava intorno a persone in difficoltà economiche, ma prive di protesti o altre pendenze finanziarie, cui veniva proposto di partecipare alla truffa dietro un modesto compenso. Si trattava di acquistare un’autovettura nuova di piccole/medie dimensioni, richiedendo un finanziamento. Le società finanziarie venivano tratte in errore con false garanzie e, talvolta, anche con false indicazioni fornite telefonicamente dagli stessi vertici dell’organizzazione, che si spacciavano per parenti degli acquirenti. Le autovetture venivano poi rivendute a terzi acquirenti, comunque in buona fede, mentre le rate accese andavano insolute.

Al vertice dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, c’era Antonio Messina,38 anni, di Palermo,agli arresti domiciliari con la convivente, Debora Saiola, palermitana 29 anni, mentre Emanuele Sturlese, palermitano di 42 anni, era il falsario che produceva certificati di pensione per l’invalidità civile da fornire a garanzia delle richieste di finanziamento. A rivendere le vetture appena acquistate c’era invece Massimo Palma, 41 anni, di Carini.

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