ROMA. Il contributo per la ricostruzione e la riparazione delle case demolite dal terremoto coprirà per intero le spese necessarie per riparazione, ricostruzione o acquisto di un alloggio equivalente che rispetti le misure antisismiche.
Lo stabilisce uno dei nove emendamenti del governo al decreto legge per lAbruzzo depositati in commissione Ambiente al Senato. I terremotati abruzzesi, dunque, avranno lo stesso trattamento già offerto ai cittadini dellUmbria o del Friuli anche loro colpiti dal sisma.
La prima stesura del provvedimento annunciava un contributo pubblico fino a 150mila euro, 80 mila per la ristrutturazione di immobili già esistenti. Ora vengono chiariti i criteri: sul totale dei 150mila euro, il contributo statale effettivo sarà al massimo di 50mila euro; altri 50mila saranno concessi sotto forma di credito dimposta (dunque sarà un risparmio su somme da versare in futuro, non una somma incassata oggi da chi ne ha bisogno) e gli ultimi 50mila saranno erogati attraverso un mutuo agevolato, sempre a carico della famiglia che deve ricostruire, che dunque potrà farlo solo se ha già risparmi pre-esistenti.
Inoltre, lo Stato potrà subentrare nei mutui delle persone che hanno subito danni dal terremoto per un importo massimo di 150mila euro. In cambio lipoteca sullimmobile passerà dallistituto di credito a una finanziaria pubblica.