MADDALONI. Il declino delle ideologie, la crisi di sovranità dello Stato e l’inerzia del sistema del Partito Democratico sono le cause principali di questa crisi, di cui l’aspetto più importante è il populismo.
In questa fase l’attenzione di molti tra consiglieri comunali politologi e commentatori sembra focalizzarsi sull’antipolitica e sul suo crescente appeal. C’è chi la vede come un rischio imminente e chi invece – ed è la maggioranza – la percepisce già nella realtà vissuta in questi nostri tempi. Del resto, questo argomento non è nuovo al dibattito locale nel quale l’antipolitica è stata denunciata.
Antipolitica o populismo, i fenomeni di ‘degenerazione’ o ‘snaturamento’ della politica si sono evidenziati con forza nel periodo post-tangentopoli con l’ascesa della Lega Nord di Umberto Bossi prima e poi con la discesa in campo di Silvio Berlusconi nel ’94. Quindi per evitare semplificazioni che rischiano di conseguire sottovalutazioni mistificatrici o agitazioni fantasmagoriche, è utile chiarire questo concetto e il suo esplicitarsi.
Se l’antipolitica si caratterizza con la sua natura ‘anti’ cioè se l’antipolitica nel suo significato letterale rinvia a ‘l’essere contro
Certo è che con il passare del tempo i problemi si aggrovigliano ancora di più invece che districarsi, tanto che cè chi comincia a prefigurare scenari successivi alla conclusione di questa Amministrazione, alla quale non viene concessa una vita lunga. Se non è crisi definitiva poco ci manca. Nellarco, al massimo, di pochi giorni si dovrebbe sapere se questa rabberciata maggioranza del Pd al comune di Maddaloni proseguirà nella legislatura, oppure se il sindaco, constatato che non ci sono più i numeri per andare avanti, deciderà di mandare tutti a casa.
Dal nostro punto di vista è il momento peggiore per avere una crisi. La crisi e lo scioglimento del Comune potrebberallentare ulteriormente la crescita della città di Maddaloni. Azzerare punto e capo, ma ripartire da cosa? Il Partito Democratico, maggiore responsabile di questa crisi, lascia alle proprie spalle un cumulo di macerie difficilmente rimovibili per poter ricominciare come se nulla fosse stato,questa crisi politica -il terremoto che ha sconquassato i palazzi segna decisamente la crisi del sistema partito Pd che con tutte le sue incongruenze e le sue profonde contraddizioni ha messo in crisi il sistema Maddaloni (creato da Franco Lombardi). Oggi cè una classe dirigente del tutto inadeguata ad affrontare le sfide che questa città impone e ne è la prova evidente la profonda crisi che ha scosso il mondo cittadino.
I giochi di potere, allinterno del Partito democratico, sono naturalmente sfociati con le dimissioni del suo segretario che ha abbandonato la poltrona diventata troppo bollente e ha lasciato il nostro Sindaco nel guado, nel marasma stagnante della politica del maggiore partito. Naturalmente questi politici dovrannopresentarsi decontaminati dalle scorie delle numerose crisi piovute addosso, convinti che il tempo della fine legislatura giocherà a loro favore. Fuori dal palazzo cè una città assetata di cambiamento, di lavoro e infrastrutture, di giovani desiderosi di voltare pagina, vivere e lavorare nella propria terra. Tutto ciò non entrerà nelle stanze della direzione centrale del Pd, dove come al solito si discuterà soltanto di poltrone, la spartizione becera di una politica cieca e senza futuro.
‘Il Partito democratico’ o il suo nocchiere sta tentando di far passare questa crisi in sordina, silenziosa, per non scuotere le menti eccelse di quanti attorno a un tavolo vogliono decidere ancora una volta il futuro del nostro comune. Ma con questa classe politica non cè futuro. Crediamo che il popolo maddalonese sia stanco di questi giochi e voglia decidere per un cambiamento radicale.
Sicuramente un nuovo governo di fine legislatura, con un programma già sottoscritto da tutte le forze politiche, che hanno portato alla vittoria il sindaco Michele Farina, sarà in grado di poter trovare una cura efficace per poter essere pronto, di fronte allelettorato e siamo altrettanto convinti, se si continua di questo passo, che si prolungherà soltanto lagonia e la cosa grave è che a pagarne le conseguenze potrebbe essere lintera comunitàmaddalonese che dovrà subire scelte politiche sbagliate e inconsistenti.
Si sa che
Carlo Scalera, portavoce Verdi Maddaloni oggi Sinistra e Libertà