SAN FELICE A CANCELLO. Il PUC ( Piano Urbanistico Comunale ) è lo strumento approvato alla quasi unanimità dal Consiglio Comunale dopo varie trattative intercorse con e tra la quasi totalità dei consiglieri comunali nonché con la partecipazione di soggetti esterni.
La prima considerazione sorge spontanea sulla adottabilità di uno strumento urbanistico comunale in assenza di un Piano Territoriale Provinciale e Regionale. L’Amministrazione Provinciale ha adottato gli stessi criteri di approvazione e le stesse procedure del Piano Urbanistico Comunale di Casagiove, oggetto di lunga e clamorosa indagine da parte della Magistratura?
Lo strumento urbanistico del comune di S.Felice a Cancello avvia una sistematica distruzione del territorio, con una diffusa cementificazione ed una abbondante speculazione edilizia che renderà il paese un dormitorio pubblico.
La devastante presenza di questa amministrazione coprirà la intera zona di fabbricati costruiti abusivamente ed in difformità alle regole urbanistiche ma regolarmente autorizzati col rilascio di concessioni edilizie di dubbia regolarità.
Una seconda considerazione sorge spontanea: chi sono i proprietari dei terreni beneficiati dallo strumento urbanistico od i potenziali acquirenti di quelle aree che sono state impegnate prima dell’approvazione del PUC ?
Una terza considerazione: l’incremento volumetrico del piano non era di per se sufficiente a sanare i soli fabbricati abusivi? Come si spiegano le ampie costruzioni diffuse sul territorio che hanno di gran lunga superato le cubature consentite dal piano? O forse si sta assistendo ad un diffuso abusivismo condiviso dall’amministrazione e nascosto in concessioni rilasciate per la costruzione di un piccolo fabbricato e che nel corso dell’opera diventa enorme col tacito consenso dell’amministrazione tutta?