TEVEROLA. Nella mattinata di venerdì, gli agenti del commissariato di Polizia di Aversa, di concerto con il personale del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, a seguito al servizio giornalistico contro il bracconaggio di Striscia
… andato in onda lo scorso 12 maggio, interveniva nei luoghi indicati dalle immagini trasmesse, per verificare ed intraprendere le azioni legali contro il segnalato fenomeno di detenzione e commercio di cardellini.
Loperazione dei poliziotti, coordinati dal dirigente Eliseo Nicolì e dal vice Luigi Graziano, e della forestale, è stata compiuta nel quartiere delle case popolari di Aversa, al confine con Teverola, resa difficoltosa da un insolito e strano barricarsi degli abitanti della zona, in particolare di quelli abituati a vivere parte del giorno davanti ai propri garage adibiti a luoghi di ritrovo. Garage che, però, in quella circostanza erano chiusi. E stato però il canto dei detenuti cardellini, non sfuggito allorecchio esperto degli agenti del Corpo Forestale, a far localizzare quali fossero i garage giusti da ispezionare, cioè quelli che ormai avevano un nome e cognome dei proprietari, grazie al traditore melodioso ed amato canto degli uccelli.
Sequestrate numerose gabbie ed altrettanti piccoli involontari ospiti (cardellini e fringillidi vari), dei quali opportunamente veniva verificato lo stato di salute dai medici veterinari della locale Asl.
I cardellini, constatato il buono stato di salute, come la legge prevede, sono stati opportunamente liberati nel reale parco borbonico della Reggia di Caserta, un luogo di tutto rispetto storico-ambientale, come se ci si volesse scusare con loro per il male subito e per tutto il tempo che sono rimasti privi della loro naturale libertà.
Il proprietario del garage dove sono stati rinvenuti gli uccelletti è stato deferito alla autorità giudiziaria.
Il servizio di “Striscia” (12.05.09) |
Ilsequestro dei “lager”tra Aversa e Teverola(12.05.09) |
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