Crisi, il Polo: “Diffidate da Pagano, bisogna tornare alle urne”

di Antonio Taglialatela

Giuseppe ApicellaTRENTOLA DUCENTA. Mentre il dimissionario sindaco Nicola Pagano cerca di “salvare il salvabile” attraverso delle consultazioni con le forze politiche al fine di aprire un nuovo ciclo per la sua maggioranza oppure concludere questa esperienza amministrativa iniziata nel 2007, …

… il gruppo di opposizione Libertà con il Polo, composto dal capogruppo Giuseppe Apicella, Michele Griffo, Raffaele Marino, Luigi Perfetto, Giuliano Pellegrino e Luciano Sagliocco, ritiene un “fallimento” l’amministrazione in carica e invita sia i consiglieri di minoranza dei “Riformisti” che gli altri “dissidenti” della maggioranza a “diffidare” dalle “furberie” del primo cittadino, optando per un ritorno alle urne.

“Sin dall’insediamento dell’amministrazione capeggiata dal signor Nicola Pagano – affermano i consiglieri del centrodestra – avevamo evidenziato le difficoltà che la stessa avrebbe incontrato nell’esercizio del suo mandato amministrativo. Già allora sentimmo il dovere di rendere conto alla cittadinanza del fallimento di questa ‘maldestra’ amministrazione. Le spaccature all’interno della maggioranza, verificatesi all’indomani del mandato elettorale avevano portato alla scomparsa del progetto Arcobaleno sotto il cui simbolo il sindaco aveva vinto le elezioni amministrative. La lista Arcobaleno sin dal suo nascere non aveva un progetto politico serio, un programma credibile, ma rappresentava soltanto un ‘contenitore’ di uomini, diversi tra loro, ma uniti dall’unica ambizione di occupare determinate posizioni per soddisfare i propri interessi personali”.

“Il progetto Arcobaleno – continuano Apicella e company – non solo fallisce nei suoi intenti, ma si dissolve miseramente di fronte all’atteggiamento di chi lo ha sostenuto, di amministratori incapaci che hanno dimostrato, in questi due anni, di non saper espletare, anche nelle forme più elementari, il mandato conferito loro dai cittadini nel maggio del 2007. Il valzer degli esecutivi, ben tre in questo biennio, con l’ultimo rimpasto culminato con la incardinazione di una giunta semi tecnica e con il passaggio in opposizione di tre consiglieri ‘Riformisti’, e le recenti dichiarazioni di alcuni esponenti della maggioranza nei confronti del sindaco e del suo esecutivo, oscurano definitivamente i colori dell’arcobaleno e aprono il cielo ad una notte fonda. La crisi politica è aperta ed incontrovertibile. Di questo finalmente il sindaco Pagano prende atto e rende noto le sue dimissioni durante la seduta consiliare del 17 aprile scorso.

“Nel confermare la nostra opposizione rispetto a questa sciagurata maggioranza, – incalzano dal centrodestra – invitiamo non solo gli amici Riformisti a mantenere forte la loro posizione, ma anche ad altri consiglieri a diffidare di eventuali atti di furberia che potrebbero essere messi in campo solo ed esclusivamente per continuare ad accaparrarsi situazioni di privilegio”.

“Ci sembra opportuno, a questo punto, – conclude il gruppo di opposizione – dare la possibilità ai nostri cittadini di poter ritornare alle urne e scegliere, con serenità un’amministrazione degna di poter governare la città nel rispetto delle regole politiche e con l’unico interesse di servirla”.

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