TRENTOLA DUCENTA. Il responsabile provinciale Enti locali del Partito socialista e componente del gruppo consiliare dei Riformisti, Raffaele Di Lauro, replica alle accuse mosse dal consigliere di maggioranza Luigi Cassandra.
Al di là delle sue esternazioni da uccello del malaugurio, forse dovute al mitico personaggio che porta il suo cognome, ritengo che chi ricopre, come Cassandra, un incarico istituzionale, anziché fare autostima, dovrebbe continuare a servire il paese. Potremmo anche ammettere che Cassandra ha lavorato bene, pur considerando che la maggior parte delle opere che vanta è il frutto del lavoro di tutti, e soprattutto di quelli che stavano prima di lui in maggioranza, quindi anche nostro, è però certo che il buon lavoro fatto da noi Riformisti non è stato riconosciuto. Tanto è vero che la stessa opposizione del centrodestra chiese al sindaco, durante una seduta consiliare, del perché i Riformisti erano stati cacciati. Forse era stato messo il dito in qualche piaga? Sono interrogativi che non abbiamo posto, anche perché noi facciamo politica, quella vera. Non a caso, stiamo ancora aspettando una serie di risposte ad alcuni atti richiesti sui lavori pubblici, come ad esempio la gara di via Romaniello, senza contare le altre diffide fatte per carteggi e risposte mai avute sia dallo zelante ex assessore Cassandra che dal responsabile del settore Urbanistica.
Vorrei poi dire a Cassandra che, nonostante la sola presenza dellingegner Russo allincontro con la maggioranza, siamo un gruppo che decide compatto, a cui non interessa la politica da bassi fondi. Cassandranondimostra di voleristituire un normale rapporto di opinioni, che possono essere pure differenti, ma che fanno parte di quella politica lontana dallarroganza e dellillegalità e vicina ai cittadini. Per questo rinnoviamo linvito a fornire i documenti da noi richiesti come gruppo consiliare, così come rinnoviamo a Cassandra linvito a porsi domande che riguardano la stessa maggioranza di cui fa parte perché crediamo che quando un sindaco e un presidente del Consiglio dica a lui stesso e agli amici di maggioranza di non essere idonei a ricoprire il ruolo di assessore, allora o si tratta di verità oppure significa che esiste un rapporto conflittuale.
Solo per evidenziare la differenza di stile di noi Riformisti, sottolineo che quando è venuto
a mancare il rapporto di fiducia, per onestà politica e intellettuale ci siamo posti in fase altamente critica e siamo divenuti opposizione. Pensiamo, quindi, che Cassandra faccia bene, più che a parlare male dei Riformisti, a chiedere al suo gruppo se è idoneo o meno a fare lassessore, perché a noi non interessa più di tanto, salvo per un eventuale danno che potrebbe riceverne la comunità.
Il rimedio ai mali di questa amministrazione certamente non può essere una pasticciata giunta tecnico-politica, come quella istituita dal sindaco chimico, perché si tratta di persone per bene ma utilizzate alloccorrenza, come accaduto per gli altri tecnici nominati nella precedente giunta. Questa è solo la conferma del voler restare a galla ad ogni costo, per salvare la poltrona. Assicuro Cassandra, e ci sono testimoni, che a noi fu offerto un pacchetto di ben tre assessori, più uno per Grassia, al fine di farci rientrare in maggioranza. Se fossimo stati interessati alla poltrona avremmo accettato, ma noi siamo interessati solo al bene della cittadinanza.