Ancora chiusa la chiesetta Sant’Antonio: fedeli protestano

di Raffaele De Biase

 AVERSA. Fedeli in protesta per la mancata riapertura al culto della chiesetta di Sant’Antonio da Padova, la cappella votiva ubicata nel palazzo De Rosa sito nella centralissima via Diaz.

La chiesetta, dove per decenni si è ininterrottamente celebrato il culto cattolico, ora, in concomitanza ad alcuni recenti lavori di ristrutturazione che hanno riguardato l’intero stabile ed a seguito della scomparsa del suo ultimo officiante, monsignor Francesco Di Vigilo, è stata chiusa per non essere più riaperta. Questo stato di cose, comprensibilmente, ha amareggiato e non poco i tanti fedeli che per anni hanno frequentato la chiesetta, tra cui, in particolare, alcuni condomini dello stabile dove la stessa è ubicata. Costoro, infatti, hanno sempre sostenuto tutte le iniziative che servivano ad abbellire e ad impreziosire l’attività religiosa del luogo di culto, sobbarcandosi, spesso e volentieri, anche le spese condominiali che sarebbero, invece, spettate alla Curia, comodataria dell’immobile per concessione della famiglia De Rosa.

Proprio gli eredi della famiglia De Rosa, tra l’altro, una volta conosciuto l’attuale stato di cose, avrebbero fatto sapere, secondo indiscrezioni, che l’antica concessione era subordinata all’esercizio del culto, in mancanza del quale il vano sarebbe tornato nella loro completa disponibilità. C’è chi ventila, addirittura, la possibilità che esso possa nell’immediato futuro ospitare un esercizio commerciale. Comunque sia, sta di fatto che il dispiacere dei fedeli si è ben presto trasformato in protesta organizzata, tanto da dare luogo ad una raccolta di firme ed alla formazione di un vero e proprio comitato per la riapertura al culto della chiesetta.

Per volontà occulta – dichiarano alcuni componenti del comitato – si è deciso che la chiesetta di S. Antonio non dovesse essere più riaperta al culto. Abbiamo cercato di avere dei contatti con la Curia per avere delle spiegazioni a riguardo e, soprattutto, abbiamo spiegato come la chiesetta di S. Antonio avesse sempre avuto nel tempo una comunità di fedeli affezionata e devota. Ma, sinora, le nostre richieste non hanno avuto alcun esito. Ci sentiamo defraudati. Nel corso degli anni abbiamo avuto sempre la massima attenzione per questo luogo di culto, offrendo la massima collaborazione ai sacerdoti che di volta in volta hanno celebrato la messa domenicale e le varie ricorrenze. Speriamo che questa situazione cambi presto e che la nostra chiesetta possa tornare ad accoglierci”.

Insomma, un’accorata richiesta quella dei tradizionali fedeli della chiesetta di Sant’Antonio ,sulla quale sarà ora chiamato a pronunciarsi il vescovo monsignor Mario Milano.

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