AVERSA. Fumata nera nella riunione del gruppo consiliare del Popolo delle Libertà per lelezione del nuovo capogruppo.
Lorganismo, che conta ben 14 consiglieri dei 30 presenti in consiglio comunale, dopo lunione formale di An e Fi aveva eletto, in una sorta di prorogatio, il capogruppo azzurro Tonino De Michele, in attesa di un accordo. Accordo che, in verità, non si è registrato.
La riunione della serata di mercoledì, infatti, ha evidenziato, una volta di più, la divisione in due blocchi, che fanno capo, il primo, al trio sindaco Mimmo Ciaramella senatore Pasquale Giuliano segretario Nicola Golia e, il secondo, al consigliere regionale Peppe Sagliocco. Dai seguaci di questultimo era venuta, in un primo momento, la scelta di appoggiare, strumentalmente, una candidatura proveniente dalla vecchia Alleanza Nazionale, nella persona di Emilio Scalzone.
Unindicazione, quella di un ex An, contestata dal ciaramelliano Mario Tozzi, secondo il quale oggi non esistono più né An né Fi, ma il Pdl. Dalla successiva discussione sono venute fuori altre tre candidature oltre quella dellesponente ex An: Carlo Amoroso, Francesca Marrandino e dello stesso De Michele. Quattro nominativi tra i quali i consiglieri del Pdl (tutti presenti ad eccezione di Domenico Campochiaro, assente per precedenti impegni) hanno deciso, in pratica, di non decidere.
I quattro, infatti, sono stati invitati a raggiungere unintesa tra loro tenendo conto di esperienza e disponibilità di tempo. In caso di mancato accordo ci sarà una nuova riunione di gruppo che deciderà il nome del primo capogruppo ufficiale del Pdl aversano. Ed è probabile che si giunga a questa nuova riunione plenaria perché cè stato chi, come De Michele, ha sottolineato, alla luce del partito unico, vada rivista solo la carica di capogruppo, ma anche quella di presidente del consiglio comunale, attualmente appannaggio dellex azzurro Nicola Verde. Affermazione che ha provocato la reazione proprio di questultimo (legato al consigliere regionale Sagliocco) che ha sbottato in malo modo contro de Michele.
Insomma, gli equilibri in seno al nuovo partito sono al di là dallessere raggiunti con i malumori che cerano prima del Pdl che si sono maggiormente acuiti, nonostante il coordinatore provinciale del Pdl sia laversano Pasquale Giuliano.