Ciaramella pensa alla Regione, intanto nel Pdl è guerra aperta

di Redazione

Domenico CiaramellaAVERSA. C’era da aspettarselo, il “matrimonio riparatore” tra le defunte Forza Italia ed An ha dato esiti poco favorevoli.

Tra meno di un mese nascerà la nuova giunta, la quarta della consiliatura. Non mancano in questi giorni le voci di corridoio che chiedono credito “a babbo morto”. Il sindaco è ancora stabilmente in carica, eppure già si pensa al suo successore, o meglio all’incarico che il Ciaramellone cittadino andrà a ricoprire nei prossimi mesi. E qui si fanno diverse ipotesi. Ciaramella sa bene di non essere più tra i papabili che andranno a contendersi il posto lasciato vuoto da De Franciscis alla presidenza della provincia di Caserta. Con ampia probabilità, quasi certezza, ritornerà a farsi forte il nome dell’ex presidente azzurro Riccardo Ventre, che dunque entrerà in lizza con il leader provinciale dell’Udc Domenico Zinzi. Ma per creare un ordine naturale, e soprattutto, poiché un sindaco in carica, nella logica delle spartizioni, non può avere un contentino, avrebbe già assicurato un posto da assessore regionale.

Intanto, sembra che il Pdl voglia far passare la regola per cui nessun uscente verrà candidato. Ciò andrebbe a discapito delle attese dell’attuale consigliere regionale Giuseppe Sagliocco, già pronto alla battaglia elettorale.

Ma torniamo ai fatti interni all’amministrazione. Continua inesorabile la lotta per la leadership del neo Pdl. Da una parte, compatti, i “sagliocchiani” che pressano per l’elezione a capogruppo consiliare di Francesca Marrandino; dall’altra i fedeli della coppia Ciaramella-Giuliano che invece vorrebbero con forza la triade Antonio De Michele assessore, Elia Barbato capogruppo consiliare e Mario Tozzi presidente del consiglio al posto di Nicola Verde. La domanda nasce spontanea. Come mai in tale contesto gli alleanzini glissano e non fanno proposte? Mistero.

Per ora di una cosa si vocifera, dell’entrata in maggioranza del Nuovo Sud di Imma Lama e Paolo Santulli. Sembrerebbe si tratti, però, di un acquisto senza dazio, nel senso che non dovrebbero avere per ora posto in giunta. I maligni, invece, dicono che una richiesta sia stata avanzata: la testa dell’assessore “in quota sindaco” Salvatore Rotunno, con il quale i Lama sembrano non avere un buon feeling.

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