Tarsu, il Codacons chiede la riduzione

di Antonio Arduino

 AVERSA. Se è dovere del cittadino pagare la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, il cittadino ha anche il diritto di pagarla in maniera ridotta quando il servizio non funziona secondo le regole fissate dall’amministrazione municipale.

Naturalmente, così come il pagamento della tassa viene chiesto al cittadino dall’ente comunale, il cittadino deve chiedere all’ente la riduzione della tassa. Insomma, doveri e diritti. Questo l’obiettivo dell’iniziativa avviata dalla sezione aversana del Codacons che invita i cittadini a chiedere la riduzione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

A giustificare la richiesta che potrà essere presentata all’ufficio tributi compilando un semplice modulo, disponibile da lunedì presso la sede del Codacons in via De Chirico 8, è il regolamento comunale relativo al pagamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. che al comma 2 dell’articolo 7 recita: “Fermo restando che (…) sono tenuti a conferire i rifiuti urbani interni ed assimilati nei contenitori viciniori, in tale zona la tassa è dovuta: in misura pari al 80% della tariffa, se la distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita non supera 250 metri; in misura pari al 60% della tariffa se la suddetta distanza supera 250 metri e fino a 500 metri; in misura pari al 40% della tariffa per distanze superiori ai 500 metri”.

Naturalmente, come recita il comma 3 dell’articolo 7, il diritto ad ottenere la riduzione della tassa va fatto constatare sia al gestore del servizio che all’ufficio tributi attraverso formale diffida ( la richiesta da compilare su modulo, ndr).

Qualora, entro un congruo termine, non venga provveduto a porre rimedio al disservizio (vale a dire a posizionare i cassonetti alle dovute distanze), gli eventuali effetti sulla tassa, ovvero l’applicazione della riduzione della somma dovuta, decorrono dalla data della diffida.

Ma non è tutto. In applicazione del regolamento comunale relativo al pagamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani il cittadino potrebbe ottenere una riduzione della tassa fino al 60% perché il comma 4 dell’articolo 7 prevede che: “In caso di mancato svolgimento del servizio o nel caso in cui lo stesso servizio venga svolto in grave violazione delle prescrizioni regolamentari sulla distanza di collocazione dei contenitori o della capacità minima che gli stessi debbono assicurare o della frequenza della raccolta, il tributo è dovuto in misura pari al 40% della tariffa”.

E affinché i cittadini comprendano inequivocabilmente cosa si intenda per “grave violazione” il comma 5 dell’artico 7 ricorda che “sussiste grave violazione delle prescrizioni regolamentari quando il limite massimo di distanza e quello minimo di capacità si discostano di oltre un quarto e la frequenza della raccolta, inferiore a quella stabilita (sei volte alla settimana per la raccolta tradizionale, ndr) determini l’impossibilità per gli utenti di riporre i rifiuti nei contenitori per esaurimento della loro capacità ricettiva”.

Un dato, quest’ultimo, verificato personalmente ogni giorno da tanti cittadini aversani costretti a depositare a terra i sacchetti della spazzatura per insufficiente capacità dei contenitori disponibili, quando e dove sono disponibili. Per il Codacons ce n’è abbastanza per chiedere all’ente l’applicazione delle norme.

SCARICA IL MODULO PER RICHIEDERE RIDUZIONE TARSU

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