CASTELLAMMARE DI STABIA. Polemica rovente tra lAmministrazione comunale e don Raimondo Di Rienzo, parroco della parrocchia di Santo Spirito a Quisisana.
Pomo della discordia sono i lavori di ristrutturazione della chiesa parrocchiale, con riferimento ai quali il parroco di Quisisana, con una missiva indirizzata alle più alte autorità religiose e civili, ha espresso la propria indignazione.
Ad un anno dalla chiusura della chiesa si legge nella missiva i risultati dei lavori sono da considerarsi a dir poco inadeguati, se non indecorosi. A questo, si aggiungano i danni a strutture e cose causati dalla negligenza e dalla indifferenza di coloro che sono stati incaricati dei lavori stessi. Mi limito ad elencare i più eclatanti: alterazione dei colori originari, disposti dalla Sopraintendenza ai Beni Artistici e culturali di Napoli, dellintera chiesa; uso della corrente elettrica della Chiesa per eseguire lavori ad essa esterni ed estranei; incuria ed incustodia dei locali annessi, dove erano custoditi beni della parrocchia; tracimazione delle acque reflue da attribuire, a mio avviso, ai lavori al pozzo situato nel terreno retrostante la Chiesa; danneggiamento di numerosi oggetti, arredi sacri, mobili e generi alimentari della Caritas Parrocchiale, in seguito al suddetto allagamento che ha coinvolto sacrestia, uffici e la stessa Chiesa; atteggiamento superficiale e totalmente arbitrario della ditta esecutrice dei lavori circa orai e lavori da eseguire (chiusura improvvisa di acqua e rete fognaria, uso indiscriminato della corrente elettrica, interruzione dellerogazione del gas il tutto sempre sena un benché minimo preavviso).
Il parroco conclude: Ricordando che lEdificio Sacro è chiuso al culto dal giorno 1 maggio 2008, rinnovo linvito alle autorità, per le dovute competenze, ad intervenire quanto prima al fine di evitare ulteriori danni e disagi alla Comunità e di riprendere lo svolgimento delle attività pastorali.
Preoccupato dalla vicenda Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania. Quella raccontata da don Raimondo è una vicenda gravissima che offende non solo la chiesa, ma tutta la comunità della zona alta di Castellammare. Chiediamo che dallAmministrazione Comunale siano adottati nel più breve tempo possibile tutti i dovuti accorgimenti per evitare lacutizzarsi dei problemi resi noti dal parroco nella sua missiva. Conosco personalmente don Raimondo e so con quanta dovizia ed attenzione sta lavorando per creare, nella zona alta della città, una comunità di cittadini, attenta ai principi religiosi ed ai dettami civici. Comunque, quella dei lavori non eseguiti a regola darte sembra essere una costante di questa amministrazione. Basta vedere via Mazzini.