NAPOLI. Dalla storia della via Domitiana, ai desaparecidos dellArgentina della dittatura. Dalla crisi dei rifiuti ai progetti, sempre naufragati, per la riqualificazione di Bagnoli.
Sono tanti e diversi i temi toccati questanno dagli autori in concorso della sezione del NapoliFilmFestival Schermo Napoli Documentari.
La sezione, nata nel 2006 e cresciuta nella qualità e nella quantità delle opere presentate, prende in considerazione i documentari su Napoli o realizzati da registi napoletani. Ventidue le opere selezionate questanno, che concorrono per il Vesuvio Award, molte delle quali incentrate su Napoli, tra cui spicca Il grande progetto, di Vincenzo Marra che torna al documentario dopo Ludienza è aperta, del 2006. Marra compie un viaggio nella bonifica dellarea dellex Italsider, dallapprovazione del progetto del Comune di Napoli che portò nel lontano 1996 alla costituzione della Bagnoli Futura, a oggi. Napoli: Piazza Municipio sono protagonisti dellomonimo documentario di Bruno Oliviero, un lungo progetto in poche centinaia di metri quadrati che ci accompagna in diverse epoche storiche, diversi paesi e, anche attraverso le lingue che si parlano nella piazza, in diversi contesti sociali.
Temi forti sono affrontati anche in La Viviani Una scuola a Parco Verde, di Giuseppe Cemblalo, che racconta la realtà della scuola in un quartiere difficile, e in La Domitiana, 60 in cui Romano Montesarchio racconta la lunga striscia dasfalto, la sua storia millenaria e il suo quotidiano convivere con la criminalità organizzata che gestisce il business della prostituzione.Ma pure ne La bambina deve prendere aria, di Barbara Rossi Prudente, che filma la passeggiata cittadina di una madre con la figlia neonata in una città straziata dallimmondizia. La magia della parola è larma con cui l mamma protegge la piccola, recitandole filastrocche.
Ma i documentari di Schermo Napoli toccano anche temi legati al mondo dello spettacolo, come in Tre interviste possibili su Leo de Berardinis, in cui Fulvio Arrichiello dipinge un ritratto del grande regista, autore e attore, nume tutelare dellavanguardia teatrale italiana.
Storie curiose, invece, in Vado bene o no? di Gianluca Greco, che ruba volti e parole degli attori ai provini di due film di Sergio Rubini e Paolo Virzì, o in Hair India, di Raffaele Brunetti e Marco Leopardi che documentano il viaggio dei capelli di una giovane donna indiana prima offerti al tempio e poi trasformati in hair extension in Italia: quei capelli torneranno poi in India per soddisfare la vanità di una donna in carriera di Bombay.
Lattenzione del NapoliFilmFestival verso i documentari è sottolineata questanno anche dalla sezione speciale La storia siamo noi e Napoli, che presenta cinque opere realizate nellambito del progetto televisivo di Rai Educational diretta da Giovanni Minoli: Napoli e il colera; La trattativa Il caso Cirillo; Il cuore e lacciaio Bagnoli; Il Comandante storia di Achille Lauro; Storia del Teatro San Carlo.