NAPOLI. Renato Grasso, 46 anni, titolare della ditta 3G di Napoli, che opera nel settore dei videogiochi e slot machine,si è costituito nel carcere di Regina Coeli, a Roma.
Limprenditore, che ha trascorso un mese di latitanza, dopo essere stato oggetto di due ordinanze di custodia cautelare da parte della Dda di Napoli, ha deciso di consegnarsi alle autorità. Grasso è ritenuto vicino al fazione del clan dei Casalesi capeggiata dal boss latitante Antonio Iovine (nella foto), alias O Ninno. Secondo gli inquirenti, Mario Iovine, parente di Antonio e nipote di Mario (il boss ucciso a Cascais, in Portogallo, il 6 marzo del 1991),, era il socio occulto della ditta di Grasso ed inoltre la retribuzione del legale rappresentante del boss veniva saldato con i proventi del ramo dazienda.
Renato Grasso, più volte, sin dagli inizi degli anni 90, coinvolto in inchieste per legami con clan della camorra e in particolare con il clan dei Casalesi. A lui, secondo le indagini, venivano affidate le somme di danaro fornite dalle organizzazioni malavitose che poi attraverso un sistema di scatole cinesi venivano impiegate nella realizzazione di sale bingo.