CASAL DI PRINCIPE. Il gip di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, ha emesso unordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonio Diana, 45 anni, di San Cipriano dAversa, e di Carlo Corvino, 39, di Casal di Principe.
Entrambi, già detenuti dallo scorso 19 maggio dopo essere stati arrestati assieme al boss Franco Letizia, sono ritenuti responsabili di aver favorito la latitanza di quello che gli inquirenti consideravano il reggente della fazione Bidognetti del clan dei Casalesi e, dunque, il successore di Giuseppe Setola.
I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Rodolfo Ruperti, che poco dopo la mezzanotte del 19 maggio, assieme ad unità specializzate della Scientifica, ad equipaggi dei reparti di prevenzione crimine e dell8° Reggimento Bersaglieri, catturarono il latitante Letizia in unabitazione di via Cilea, a San Cipriano di Aversa, di proprietà di Antonio Diana, che era in compagnia del boss assieme a Corvino. Durante la perquisizione furono rinvenuti numerosi pizzini.
Letizia era ricercato da oltre un anno in quanto destinatario di due ordinanze di custodia cautelare per i reati di associazioni a delinquere di stampo mafioso, estorsione ed altro. Già il 4 marzo, i la polizia aveva catturato il padre, Armando Letizia, in un complesso residenziale di Acerra (Napoli). Franco Letizia è ritenuto uomo di vertice e di assoluta fiducia del capo storico della fazione Bidognetti, ovvero di Francesco Bidognetti, alias Cicciotto e mezzanotte, detenuto al regime del 41bis (carcere duro). Infatti, la madre di Letizia, Esterina Pagano, anchessa detenuta per riciclaggio e turbativa dasta, è zia materna di Domenico Bidognetti (detto Bruttaccione, cugino del boss Francesco e attualmente collaboratore di giustizia) mentre il cugino Giovanni Letizia era uno dei componenti del gruppo stragista facente capo a Setola e fu arrestato il 30 settembre del 2008 assieme ad Alessandro Cirillo (O Sergente) ed Oreste Spagnuolo.