ROMA. Almeno altri duecento carabinieri, con funzione di addestratori, saranno inviati in Afghanistan per la missione di pace italiana.
Ad annunciarlo è il Ministro della Difesa Ignazio La Russa che, questa mattina, ha incontrato il premier Silvio Berlusconi: Ho incontrato questa mattina in aeroporto il presidente Berlusconi, che mi ha raccontato del grande successo ottenuto con la sua visita negli Stati Uniti. Mi ha confermato che non vi é stato alcun impegno ulteriore nel numero dei soldati italiani da inviare in Afghanistan, oltre a quello già annunciato. Semmai ha aggiunto – si è parlato di un aumento dei Carabinieri, perché noi siamo molto interessati ad accelerare i tempi della capacità dell’Afghanistan di essere dotato di forze di polizia e forze armate in grado di gestire da sole il territorio. E’ quindi previsto un incremento fino a 200 unità del numero di Carabinieri con funzioni di addestratori.
Di fatto il contingente italiano in Afghanistan non ha più caveat, – ha proseguito – i limiti previsti all’impiego dei militari. I caveat che la Nato chiede di ridurre non sono riferiti a noi italiani, che di fatto non ne abbiamo più. Abbiamo invece un remark, una nota, che ci consente di essere informati con sei ore di anticipo e di dare il nostro assenso, ove venisse richiesto, all’uso delle nostre forze fuori dalla zona Ovest dell’Afghanistan, cosa già avvenuta, ma in pochissime occasioni. Semmai – ha spiegato – quello che sta avvenendo è che è la zona Ovest ad avere bisogno di maggiori apporti, visto l’aumentata pericolosità e l’incremento degli scontri nell’area. Quindi – ha concluso il ministro – abbiamo già dispiegato al massimo la potenzialità del nostro contingente.
La decisione del Ministro La Russa è giunta dopo la sua visita in Afghanistan dove ha incontrato i militari italiani impegnati nella missione di pace e ha deciso di aumentare il livello di sicurezza tenendo conto anche degli ultimi attentati ai danni dei contingenti italiani.