ROMA.“Le ragazze erano da me pagate solo per rimborsare le spese che dovevano sostenere per gli spostamenti, lo facevo solo per fare bella figura con Berlusconi”.
Parole di Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore pugliese al centro dell’inchiesta della Procura di Bari allargatasi anche ad unpresunto giro di “escort” a Palazzo Grazioli e Villa Certosa. In un’intervista al Giornale, che uscirà sabato mattina, Tarantini afferma: “Berlusconi non poteva neppure lontanamente immaginare che io per fare bella figura con lui, rimborsassi a delle ragazze le spese che dovevano sostenere per venire a Roma e soggiornare in albergo. La stampa di sinistra poi ha avanzato la tesi che addirittura le pagassi per una loro prestazione intima. Figuriamoci”.
L’imprenditore parla anche di Patrizia D’Addario, che ha presentato in procura registrazioni audio e video riguardanti le serate da Berlusconi, sostenendo di non sapere che la donna era una escort.”Se avessi saputo che faceva la escort non lavrei mai frequentata e tantomeno lavrei portata ad una cena col presidente.Lei si era presentata come figlia di un imprenditore del settore edile. Ho letto che avrebbe chiesto a me e al presidente di intervenire su una pratica edilizia. Ma vi rendete conto? Ma come si può pensare che il presidente potesse fare qualcosa in un Comune, in una Provincia, in una Regione, tutte amministrate dalla sinistra? Una vera assurdità. Ne viene fuori che questo è stato soltanto un alibi per coprire la vera ‘missione’, ovvero che qualcuno avesse progettato con lei di tendere unimboscata al presidente a fini politici e che tutto fosse stato progettato con cura. Il registratore, le testimonianze delle amiche e infine quella dichiarazione davvero incredibile ‘Io sono una escort e costo mille euro a prestazione’. Quanto deve farsi dare una persona per una patente di questo tipo che le segnerà la vita? La risposta di tutti è: molti, molti soldi”.
Tarantini si dice stanco di essere considerato un “procacciatore” di escort: “Che cavolata che ho fatto, che stupido sono stato. – racconta – Quando ho avuto la possibilità di conoscere Berlusconi ho toccato il cielo con un dito. Non mi sembrava vero. Poi l’ho conosciuto sul piano personale, con la sua simpatia, il suo calore umano, il suo rispetto per gli altri, la sua genialità. Davvero irresistibile. E ho creduto che sarebbe stato più facile frequentarlo facendomi accompagnare da bellissime ragazze. Da qui è venuta fuori la storia che ha occupato i giornali e che è nella realtà molto diversa da come è stata raccontata”.
E chiede scusaa Berlusconi “per aver dato il pretesto a Repubblica, all’Espresso e agli altri organi della sinistra di coinvolgerlo in questo tipo di storie. Spero che mi perdoni perché so che è un uomo che non sa portare rancore”.
Sulla cena a Palazzo Grazioli racconta che era “una cena del tutto normale, durante la quale, e data anche la ricorrenza delle elezioni Usa, si è prevalentemente parlato di politica. Quanto ho letto sui giornali in merito a quella sera è fuori dalla realtà. Non risponde a verità”. L’imprenditore ritiene che molte donne “pagherebbero per una storia con Berlusconi. Sono loro che corrono dietro a lui, e non viceversa”.