San Marco, 8 richieste per il difensore civico. Ma ne vale la pena?

di Redazione

 SAN MARCO EVANGELISTA. A cosa serve un difensore civico in un paese di 5.000 abitanti dove tutti conoscono tutti e dove tutti si rivolgono direttamente al sindaco per qualsiasi cosa, dalla più insignificante alla più complessa?

E’ ciò che si domanda la gente comune, tanto quella che nel 2003 votarono per il centrodestra del dottor Vincenzo Zitiello, tanto quelli che lo scorso anno votarono nuovamente per il centrosinistra di Gabriele Zitiello. Oggi come ieri tutti si rivolgono al primo cittadino, lo incontrano per strada e gli chiedono di intervenire su questo o quel problema. Non sarebbe meglio, invece, se i 10.000 euro all’anno che vengono elargiti al Difensore civico venissero spesi per beni e servizi alla collettività ? Sicuramente si ed è ciò che un amministratore attento agli sprechi ed alla trasparenza amministrativa, come ha dato l’esempio l’attuale sindaco, dovrebbe fare. Lo scorso mese di settembre terminò il mandato dell’ex difensore civico, l’avvocato Romolo Letizia, e venne pubblicato un bando per nominare il nuovo al quale risposero in nove: Claudio Aiello, Romolo Letizia, Maria Ciaramella, Pasquale Caiazza, Maria Maddalena Ricciardi, Antonella Sannino, Donato Sorbo, Dino Gallo, Donatella Bordini. D’altra parte, la nomina del difensore civico non è un obbligo per l’ente. Infatti, la legge 8 giugno 1990 nr. 142 sulle autonomie locali che ha introdotto l’organismo in parola nell’ordinamento dei Comuni e delle Province, ha stabilito nell’art. 8 che “….lo Statuto provinciale e quello comunale possono prevedere l’istituto del difensore civico”. Dunque, non un obbligo ma se dovesse servire siamo convinti che il sindaco Gabriele Zitiello non esiterebbe a nominarlo.

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