Statua dei Caduti utilizzata per “tiro al cerchio”

di Redazione

 SAN NICOLA LA STRADA. Non c’è alcun limite al vandalismo ed al bullismo, due dei peggiori mali del terzo millennio.

Ignoti, infatti, nottetempo hanno vilipeso la statua, opera dell’artista Mimmo Santacroce, posizionata in Piazzetta Matilde Serao, che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Pascariello, aveva commissionato e dedicato alle vittime dell’11 settembre.

Sulla sommità dell’opera, composta da un piedistallo marmoreo e da una struttura metallica in capo alla quale c’è una fiaccola, sono state depositati due copertoni di bicicletta che deturpa e sfregia il grande significato rappresentato dall’opera.

 Purtroppo, la grave crisi educazionale, dovuta al completo disfacimento della famiglia, primo ed insostituibile nucleo fondante della società, è alla base di questi episodi che lasciano basiti tutti coloro che ancora credono nei giovani, nella famiglia e, soprattutto, nei valori fondanti di essa. L’opera venne inaugurata all’indomani della strage che colpì in maniera indelebile tutto il mondo occidentale e fece conoscere al mondo il terrorismo di Al Quaida.

Per l’occasione, Mimmo Santacroce, artista nato a Maddaloni il 1943, ma vive ed opera a San Nicola la Strada, donò l’opera al Comune di San Nicola La Strada che nel 2003, con una solenne cerimonia, la installò in Piazzetta Matilde Serao, che affaccia proprio sul viale Carlo III^ dove è visibile a tutti gli automobilisti di passaggio, a mò di caducità della vita.

Nella sua lunga vita d’artista, Santacroce ha ricevuto lusinghieri riconoscimenti di critica e pubblico. Ha preso parte a numerose manifestazioni artistiche in campo nazionale ed internazionale. Nel 1996 ha realizzato l’opera monumentale in ferro “Il Cavatore (Il Tagliamonte)” sistemata nel 1997 in via E. Fermi a San Nicola la Strada; nel 2001 l’opera monumentale “11 Settembre”. É stato, inoltre, impegnato presso l’associazione di solidarietà Caserta dal 1999 al 2002 in un corso di pittura per i diversamente abili.

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