TEVEROLA. Una campagna elettorale che a Teverola ha superato ogni limite di civiltà. Dopo i colpi di pistola, gli atti incendiari mancava soltanto la circonvenzione di persone diversamente abili.
Si è arrivati, infatti, a tatuare (per fortuna non in modo permanente) sul braccio di un giovane affetto da gravi disagi mentali la scritta Io voto. Un episodio, denunciato dai familiari del ragazzo alle forze dellordine, che viene collegato alla battaglia tra il voto e il non voto provocata dalla ricusazione della lista della maggioranza consiliare uscente e alla conseguente presenza di una sola coalizione alle amministrative del 6 e 7 giugno. Battaglia che dalla politica è sfociata, come testimoniano gli episodi di questi ultimi giorni, nella violenza e nello squallore da parte di frange estreme di entrambi gli schieramenti.
Intanto, il comitato del Non Voto, chevenerdì sera terrà una manifestazione spontanea intorno alle 21,denuncia anchesso lepisodio e commenta: Assistiamo ad un processo di mortificazione della democrazia e alla delegittimazione del nostro libero pensiero. Siamo rammaricati per gli episodi criminali che hanno gettato fango su questa anomala campagna elettorale: la nostra solidarietà a Gennaro Caserta e alla sua lista è stata espressa in maniera sincera e determinata fin dallinizio, ma sullaltro fronte, e questo ci dispiace ancor di più, non abbiamo trovato altro che un atteggiamento strumentale con il quale il Pdl, che etichetta chi non andrà al voto come il cattivo, ha messo in atto una vera e propria azione di ostruzionismo per impedire il naturale esprimersi di chi sceglierà di non andare alle urne. Migliaia di cittadini che non ci stanno ad unelezione che non consentirà di scegliere i propri rappresentanti stanno subendo pressioni e incitazioni al voto che vanno oltre la semplice campagna elettorale. Nella totale mancanza di rispetto dei singoli, il Pdl spinge alle urne, come se fosse la sola possibilità di scelta. Questo non è vero. Essere liberi a Teverola oggi non significa necessariamente votare per Caserta, ma poter scegliere fra due strade. La disinformazione e la confusione che i candidati del Pdl stanno promuovendo nel nostro paese costituiscono unoffesa alle persone. Noi rinviamo al mittente tutte le accuse, meschine e infondate, che ci sono state mosse in questi ultimi giorni. Abbiamo anche noi, come il Pdl, il diritto di parlare ai cittadini, di confrontarci, di mettere in piazza le nostre idee. Non è giusto, né tollerabile, che pensino di farci stare zitti con azioni repressive. Vergogna è quel che dovrebbero provare in questo momento. Vergogna perché adottano sistemi antidemocratici, puntando il dito che avrebbero dovuto invece puntare contro se stessi. Vergogna per gli errori che stanno commettendo, guidati dalla debolezza e dallinsicurezza legate alla paura di non essere graditi dalla popolazione, nonostante siano da soli a correre. Siamo nauseati dal clima che il Pdl sta favorendo contro la libertà di pensiero, la democrazia, il rispetto della gente. Ma noi andiamo avanti per la nostra strada con la passione e lonestà che sempre contraddistinguono chi vuole sentirsi libero dalle catene di logiche autoritarie.