AVERSA. Sono convinto che il Pd debba nascere su basi diverse e nuove rispetto a quelle che, in questi giorni, hanno guidato il tesseramento in provincia di Caserta e in Campania.
Lo afferma il segretario del Pd, Mariano DAmore. Ad Aversa, – continua D’Amore – grazie alla disponibilità degli amici militanti del circolo, abbiamo accolto con entusiasmo liniziativa Circoli aperti per il tesseramento, che abbiamo esteso a due settimane proprio per dare a tutti la possibilità di aderire personalmente al partito in condizioni di massima trasparenza. Per 12 giorni abbiamo registrato una media di 20/30 iscrizioni al giorno. Lunedì sera, il penultimo giorno, ci sono pervenute centinaia di richieste di adesione. Le stesse avvisaglie si avvertivano per la serata di martedì. Tutti possono comprendere che si tratta di fenomeni non spontanei né fisiologici. Come coordinatore ho sentito lesigenza di difendere innanzitutto lautonomia e la dignità del partito, dei militanti che in questi mesi hanno prestato il loro lavoro, di tutti gli iscritti, ritenendo esaurito il tesseramento alla mattina di martedì 21. Peraltro, avevamo già superato di molto le tessere rese disponibili dal coordinamento provinciale e proseguire il tesseramento in queste condizioni presentava aspetti di dubbia legittimità, anche alla luce delle conclusioni della direzione provinciale di lunedì. Purtroppo non si tratta di nulla di nuovo ma del ritorno alla politica più vecchia, proprio quando il Pd dovrebbe segnare, invece, una profonda innovazione dei metodi e dei comportamenti. Credo e mi batto perché nel nostro partito le idee e la partecipazione vera valgano di più dei pacchetti di tessere e dellarroganza di chi mette più soldi. Queste sono le regole di una nuova civiltà della politica, che dobbiamo affermare. E una battaglia che faccio perché credo sia determinante per il futuro del Partito Democratico, non solo ad Aversa, e andrò fino in fondo.