Fiaccolata in memoria di Luigi Ciaramella: chiesta archiviazione indagine

di Raffaele De Biase

 AVERSA. Richiesta l’archiviazione delle indagini sulla morte del giovane Luigi Ciaramella, il 19enne aversano deceduto la mattina del 31 luglio del 2008 a seguito di un non ben precisato incidente automobilistico avvenuto sulla strada provinciale Ischitella- Trentola Ducenta.

Ma la famiglia del giovane non ci sta e nell’organizzare la fiaccolata di commemorazione dell’anniversario della morte di Luigi, prevista presso la chiesa di Savignano alle 19 dopo la messa di suffragio, esorta l’approfondimento dell’inchiesta sulla scorta della documentazione presentata. Ad avanzare la richiesta formale di archiviazione, in particolare, è stato il pm della Procura di S. Maria Capua Vetere Giovanni Cilenti mentre di tutt’altro avviso è la famiglia del ragazzo che ritiene tanti gli indizi e i riscontri che dovrebbero spingere gli inquirenti in ben altra direzione. Soprattutto è il padre di Luigi, Biagio Ciaramella, che evidenzia come soltanto la presentazione di ben due perizie tecniche avrebbe indotto la magistratura a valutare l’ipotesi di un coinvolgimento del giovane in un incidente causato da un altro autoveicolo, ipotesi questa in un primo momento neanche presa in considerazione.

A suffragare la tesi avanzata da Biagio Ciaramella le stesse fotografie scattate all’autovettura che evidenzierebbero ammaccature da collisione sulla parte destra non sussistenti prima dell’incidente sulla stessa e non conciliabili con l’urto che il mezzo di trasporto avrebbe potuto avere col palo nei pressi del quale è stato rinvenuto. Difformità poi sarebbero emerse tra verità formali e verità sussurrate e contrastanti che vorrebbero il giovane, secondo alcuni, essere stato rinvenuto seduto col capo reclinato, secondo altri disteso su entrambi i sedili dell’auto, mentre le foto lo ritraggono all’esterno dell’auto. Inoltre, le stesse foto scattate dalla polizia di stato lascerebbero nel padre del giovane non poche perplessità. Tra l’altro proprio Biagio Ciaramella parla di sedicenti testimoni che avrebbero avuto nei suoi confronti un atteggiamento ondivago sconfinato poi nella reticenza. Insomma, un caso quello di Luigi Ciaramella, ragazzo di origini brasiliane adottato da Biagio ed Elena alla tenera età di sette giorni, ancora adombrato da incertezze e da mezze verità che non riescono spiegare come un giovane di sana e robusta costituzione, impiegato come bagnino, estraneo ad ogni forma di vizio, moderato nei comportamenti e soprattutto sul quale l’autopsia non ha riscontrato tracce di patologie pregresse abbia potuto perdere da solo il controllo dell’auto tanto da incontrare la morte.

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Redazione
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