L’elezione del Difensore civico inasprisce la spaccatura nel Pdl

di Raffaele De Biase

Ciaramella e SaglioccoAVERSA. A dispetto di un Pdl spaccato, passa la linea dettata dall’accoppiata Giuliano-Ciaramella: eletto come difensore civico, in terza votazione, con una maggioranza di 17 voti, l’avvocato Roberto Vittorio Felicità.

La seduta consiliare di mercoledì non è stata priva di schermaglie, sviluppatesi sia nel segreto dell’urna, sia nella fase precedente alla votazione. Già nel porgere i personali e rituali saluti al difensore civico uscente, avvocato Nicola Cantone, le due fazioni interne al Pdl (quella dei “sagliocchiani” e quella dei sodali del sindaco Ciaramella e del senatore Giuliano) non hanno mancato di evidenziare dei distinguo, in particolare rispetto alle annotazioni critiche verso l’amministrazione comunale, pur marginalmente presenti nella relazione di chiusura dell’avvocato.

Di aperta e totale condivisione, rispetto all’operato dell’avvocato Cantone, gli interventi dei consiglieri Francesca Marrandino, Gianmario Mariniello, Carlo Amoroso e Alfonso Oliva, oltre che dello stesso Presidente del consiglio comunale Nicola Verde. Di apprezzamento ma, nel contempo, di dissenso rispetto a qualche rilievo critico di Cantone (apparso, tra l’altro, sulla stampa nel recente periodo) gli interventi del capogruppo Antonio De Michele, di Mario Tozzi e del capogruppo dell’Udc Romilda Balivo. Ecumenico, ma fermo, l’intervento del primo cittadino, Domenico Ciaramella che, nel ringraziare sentitamente il difensore civico per il suo operato, ha ribadito rigorosamente che la sua disponibilità nei confronti della città e delle associazioni che la qualificano non era e non sarebbe mai venuta meno, cosa, questa, invece, adombrata dalla relazione di Cantone.

Ma andiamo alla votazione. Già dal primo scrutinio (quello per il quale sono necessari i tre-quarti dei presenti) si è capito che l’elezione del difensore civico sarebbe stata un partita a due fra l’avvocato Felicità (sostenuto dalla maggioranza del Pdl, dall’Udc e dal Gruppo delle libertà, oltre a Giglio dell’Udeur e Fiore Palmieri dei Popolari Normanni) e l’avvocato Paolo Galluccio. Quest’ultimo, trovatosi improvvisamente orfano dell’appoggio dei suoi grandi elettori, gli ex alleanzini Michele Galluccio e Scalzone, a seguito del loro allineamento alla maggioranza interna al Pdl, si è ritrovato, suo malgrado, ad essere lo strumento del dissenso politico dei “sagliocchiani” che proprio sull’avvocato Paolo Galluccio hanno concentrato le loro preferenze. Risultato, quindi, del primo scrutinio: Felicità 16 voti, Galluccio 7 voti, Ceparano 1 voto, schede bianche 2. Assente dalla votazione l’opposizione, che contestava la mancata scelta bipartisan iniziale del difensore civico.

La situazione non muta significativamente nel secondo scrutinio, dove sono necessari per l’elezione i due terzi. Risultato della seconda votazione: Felicità 16 voti, Galluccio 4 voti, schede bianche 6.

Si va, dunque, al terzo scrutino, che richiede la maggioranza semplice, e in quest’occasione è l’opposizione che partorisce un colpo di scena, rientrando in aula e partecipando all’elezione con l’intento di sottolineare le crepe interne alla maggioranza di centrodestra. Colpo di teatro che, però, non sortisce l’effetto sperato dal centrosinistra di impedire l’elezione di Felicità, espressione della maggioranza, alla carica di difensore civico. 17, infatti, i voti riportati da Felicità a fronte dei 13 di Paolo Galluccio e una sola la scheda bianca.

Da evidenziare la presenza nel pubblico in aula di un nutrito gruppo di amici e colleghi dell’avvocato Galluccio che ha pagato il non avere avuto quella “copertura politica” che sembrava dovesse giocoforza permeare quest’elezione e, soprattutto, l’aver avanzato la propria candidatura in un periodo in cui nel centrodestra le rese dei conti sono all’ordine del giorno.

Sul piano squisitamente politico da registrare la formalizzazione della spaccatura, per qualcuno ormai insanabile, fra “sagliocchiani” e il resto del Pdl. Una spaccatura che l’avvicinarsi inesorabile della scelta delle candidature alle elezioni provinciali e regionali di inizio 2010 potrà ulteriormente accentuare. Vedremo.

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