Movida violenta: arrivano le telecamere

di Nicola Rosselli

 AVERSA. L’occhio del Grande Fratello sulle strade della movida dei fine settimana aversani.

Saranno ben tredici, infatti, le telecamere che la giunta comunale normanna ha deciso di piazzare proprio in prossimità di quelle strade dove sono ubicati i locali intorno ai quali si coagulano, nelle serate che vanno dal venerdì alla domenica, migliaia di giovani di Aversa e dell’Agro Aversano. Assembramento di gente che spesso si trasforma in occasioni di maxi risse che diverse volte si sono concluse anche con qualche accoltellamento. Via Raffello, via Michelangelo, via d’Acquisto, via Giordano sotto osservazione, quindi, per una maggiore tranquillità. E con loro i locali storici della movida aversana come il “Bar 2 pini”, il “Fluke” e il “Maracas”, i cui paraggi sono praticamente off-limits agli stessi residenti a causa dell’afflusso di giovani.

“In verità, – afferma l’assessore alla mobilità e sicurezza Gino Della Valle, Pdl – le telecamere che andremo ad attivare sono sedici. Alle tredici di nuova installazione andranno ad aggiungersi le tre attualmente già ubicate in via Corcione, ma che al momento non funzionano”. La spesa prevista è di sessantamila euro che sono stati resi disponibili dal comandante della polizia municipale Stefano Guarino grazie ad un prelevamento dai proventi delle multe, così come prevede il codice della strada. In particolare, queste le strade interessate alle nuove installazioni: via Roma angolo via Cadorna, via Raffaello angolo via Botticelli, via Giotto, via Belvedere, via Modiglioni – via Raffaello (Bar 2 pini), via Michelangelo – via d’Acquisto (Bar Maracas), via Michelangelo – via Modigliani, via d’Acquisto – via Giordano, viale Olimpico – via d’Acquisto (Bar Fluke), piazza Magenta, via Costantinopoli. Insomma, nel giro di qualche mese, la movida aversana verrà irreggimentata e monitorata costantemente dagli agenti di polizia municipale grazie alla trasmissione in diretta di tutte le immagini riprese dalle telecamere sui monitor della sala operativa dei pizzardoni aversani, così come già avviene oggi per altre undici telecamere piazzate in altrettanti punti strategici della città, ma relativi non alla movida, ma al traffico cittadino.

Insomma, il “Grande Fratello” veglierà sulle notti dei giovani aversani. “Ma il nostro obiettivo – è ancora della Valle a parlare – è quello di giungere ad un monitoraggio globale del territorio cittadino . Per questo abbiamo risposto al bando del Pon Sicurezza concorrendo per l’assegnazione di un milione e seicentomila euro. Se ci fosse riconosciuta l’intera cifra, cosa che non credo, potremmo installare altre centotrenta telecamere che, aggiunte a quella già installate o previste, porterebbero Aversa ad essere, in percentuale agli abitanti, la città più video-sorvegliata d’Italia, primato che attualmente spetta a Reggio Emilia con le sue duecentotrenta telecamere”. Un sogno che non è impossibile realizzare quello di della Valle che conclude affermando: “Sappiamo che difficilmente ci sarà assegnata l’intera somma, ma siamo certi che una buona fetta potremo farla nostra tenuto conto della situazione socio-economica della nostra città. Non a caso, infatti, l’intera operazione è gestita dal ministero degli interni”.

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