No alle strisce blu. Morra: “Ciaramella vada a casa”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Un’amministrazione comunale capace solo di mettere le mani in tasca ai cittadini promettendo servizi che poi non sa garantire merita di essere mandata a casa.

Così ben venga il decreto di scioglimento che il ministro Maroni potrebbe firmare aderendo alla proposta del sottosegretario Bertolaso che ha inserito Aversa nella lista nera dei comuni da commissariare perché gravemente inadempienti nella gestione della raccolta differenziata. A pensarla così è Gennaro Morra ex assessore alla polizia municipale della prima giunta Ciaramella e sponsor dello stesso Domenico Ciaramella nella tornata elettorale amministrativa che, due anni fa, ha portato alla rielezione del sindaco di centro destra. A dare la stura alla considerazione di Morra è l’ennesima trovata dell’attuale assessore alla polizia municipale Gino Della Valle che ha disposto l’istituzione delle strisce blu in via Di Jasi, via De Chirico, piazza Bernini, viale e piazza degli Artisti, via Giotto, via D’Acquisto, via Michelangelo, via Raffaello, via Botticelli, via Roma. Obbligando, in pratica, tutti i residenti del centro storico cittadino e dei quartieri residenziali di Parco Coppola e Parco Argo a pagare un balzello, non al solito parcheggiatore abusivo ma all’amministrazione comunale, per poter lasciare l’automobile in sosta sotto casa propria.

La scelta dell’assessore – dice Morra – di imporre ai cittadini il pagamento di una nuova tassa che graverà sulle tasche di chi è già stato costretto a subire un dispositivo di traffico farraginoso, capace solo di creare ingorghi in una zona che non ne aveva mai avuti in precedenza, non garantirà alcun nuovo servizio ma avrà soltanto il sapore di un balzello comunale”. “Perché – spiega l’ex assessore – Della Valle sa bene che nei rioni in cui ricadono le strade arricchite dalle nuove strisce blu c’è carenza di posti auto per i residenti per il semplice fatto che gli edifici ivi presenti furono realizzati negli anni sessanta, quando l’automobile era un lusso, cosicché per la grande parte sono privi di box e posti auto. Di conseguenza i residenti sono obbligati a lasciare le vetture in sosta in strada”. “E se fino ad oggi lo hanno fanno gratis o, in qualche caso, accettando per quieto vivere di dare una mancia all’abusivo di turno, adesso– sottolinea Morra- dovranno pagare una quota fissa all’amministrazione comunale”. “Certo -continua- non dovranno pagare per la sosta notturna, ma chiedere che lo facciano se lasciano le automobili parcheggiate tra le ore 8 e le ore 20 equivale a imporre a chi non ha alternative un vero e proprio balzello senza offrire nulla in cambio, perché è noto che qualsiasi società gestrice di un qualsiasi parcheggio non è responsabile di danni e furti che possano essere arrecati alle auto in sosta”. “Cosicché pagando un grattino o un abbonamento, se previsto, i cittadini pagheranno per una occupazione di suolo pubblico che -osserva l’ex assessore- non viene chiesta ai venditori abusivi che fanno uso dei marciapiedi di via Di Iasi per esporre e vendere senza alcun permesso, né licenza ogni tipo di merce”. “A mio parere -dice Morra- è una scelta deprecabile e non so quanto legittima”. “Se a questo si aggiunge che le strisce blu sono state disegnate senza lasciare, nelle stesse zone, gli stalli di sosta gratuiti dovuti per legge mi chiedo -conclude- che cosa aspetti il ministro dell’Interno a firmare il decreto per mandare a casa l’amministrazione in carica”.

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