Savignano, i residenti insistono: “Giglio deve impegnarsi per noi”

di Antonio Arduino

Adolfo GiglioAVERSA. “Piazza Savignano non è mia, forse potrebbe essere attribuita ai Palmieri che pure a Savignano hanno un grosso seguito, per cui inviterei chi ha lanciato la notizia ad informarsi meglio prima di dire cose inesatte e scorrette”.

“Se, poi, si vuole inserire piazza Savignano tra le zone periferiche si è completamente fuori strada atteso che siamo in pieno centro storico”.

Adolfo Giglio, consigliere indipendente di maggioranza con delega alle periferie, replica così a chi lo ha chiamato in causa considerandolo “responsabile” delle condizioni di abbandono in cui è tenuto il rione Savignano, in quanto a manutenzione di strade e a servizi offerti al cittadino, in occasione della protesta espressa da residenti che lamentavano la mancata rimessa in sede dei cestini gettacarte collocati nella piazza. Scomparsi da tempo, proprio come accaduto a quelli della vicina via Roma, i cestini non sarebbero stati riposizionati malgrado fossero ricomparsi in via Roma.

Una constatazione che ha dato nuovamente voce a chi da tempo lamenta la mancanza di attenzione sul rione più antico della città, per essere stato fondato cento anni prima di Aversa, in quanto a servizi. Quasi fosse abitato da cittadini di serie B. Ad esempio, chi abita nel quartiere non gode della differenziata ‘porta a porta’ e deve depositare i rifiuti nei contenitori presenti su viale Kennedy, quindi abbastanza, forse troppo lontano dalle abitazioni, e in più deve farlo negli orari consentiti, vale a dire di sera, dopo le ore 20, per non rischiare di beccare una multa, cosa difficile per tantissimi anziani e sicuramente rischiosa per tutti, data la collocazione dei contenitori e la non perfetta condizione delle strade che in molti punti presentano dislivelli e dissesti nelle pavimentazione, realizzata in basolato, malgrado siano state rifatte da poco. Logico, quindi, chiamare in causa chi nel rione vive e raccoglie voti.

Certo, a Savignano ci sono anche i Palmieri ma evidentemente non hanno avuto il voto di chi ha chiamato in causa Giglio che, facendo riferimento al suo rappresentante in consiglio, ha precisato: “E’ vero che Adolfo Giglio è titolare della delega alle periferie e che il nostro quartiere fa parte del centro storico, così fare qualche cosa per questa zona non sarebbe di sua competenza, ma considerando che Giglio abita, vive e raccoglie voti nel quartiere credo abbia il dovere morale di impegnarsi perché Savignano venga tenuta nella giusta considerazione e non dimenticato persino nella sostituzione dei gettacarte”.

Dunque, le precisazioni del consigliere non fanno che ripetere quanto affermato dal “portavoce” del suo elettorato che ben conosceva il ruolo del suo consigliere e non possono essere considerate “inesatte e scorrette” ma solo uno stimolo a chi “amministra la cosa pubblica” a fare la parte alla quale è stato chiamato, anche senza fare direttamente ma limitandosi a segnalare a chi ha competenza i problemi denunciati dai cittadini, assicurandosi, poi, che la segnalazione non cada nel vuoto. Se poi chi gli da il voto non ha diritto a parlare… .

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