CASERTA. E polemica alla Regione. Su La Stampa di Torino, in un reportage su Baia Domizia, si è detto di tutto.
Dallabusivismo alla camorra, da uno degli angoli più belli del Sud alla favela delle vacanze, dalle spiagge infestate dai vermi allemergenza ambientale. Non so se lassessore al Turismo della Regione cura la rassegna stampa. Ma è così che si distrugge il turismo. Linchiesta portata avanti dal giornale del nord mira chiaramente a danneggiare gli operatori del turismo locale. Certe prese di posizione sono dannose per chi opera in questo settore, soprattutto in un momento tanto difficile.
E il consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino ad intervenire sulla questione, chiedendo, con uninterrogazione, allassessore Riccardo Marone, tutti i particolari della vicenda.
Con tutto quello che succede al mondo, lattenzione dei giornali del nord si concentra su Baia Domizia e per di più nel periodo estivo. Mi sembra- prosegue il consigliere del Pdl – una strana coincidenza. Come pure mi sembra strano che lassessore Marone non intervenga per difendere la rinomata località turistica e balneare. Non può consentire che certa stampa scarichi su di noi tutto il fango di un sistema che la sinistra, con Bassolino in testa, ha voluto per tutto il litorale domitio, a partire dallabusivismo di cui la Regione deve occuparsene al più presto, per abbattere gli stabili costruiti fuori ogni regola. Questo fatto, però, deve essere separato dallallarmismo scoppiato in questi giorni dai vermi che sono stati trovati sul litorale. Secondo i dati ufficiali, diffusi l11 giugno del 2004 dal Ministero della salute sulla balneabilità delle acque, il litorale domitio ha fatto registrare il più alto numero di impianti di depurazione per le acque reflue rispetto a qualunque altro posto in Italia. E mai possibile che nel giro di cinque anni siamo arrivati ad uno stato tanto pietoso del territorio? Allora i depuratori non funzionano. E questa è lunica spiegazione che si può dare. Le acque mal depurate arrivano inquinate alla riva. Ma questo è un fenomeno diffusissimo, anche in altre importanti località. Il vero dramma è che nessuno chiarisce. Da qui si generano le fantasie delle bolle piene di vermi sulla pelle.
Già si grida allo scandalo per i tanti miliardi spesi inutilmente in impianti che non funzionano. In passato si è parlato di condotte sottomarine, ma inutilmente. Questa è materia per le autorità competenti. Mi preme sottolineare – conclude Polverino- che leconomia della zona già in passato ha subito danni incalcolabili per lemergenza rifiuti. Questo ha avvantaggiato altri, che hanno speculato alla grande. Se un giornale del nord si scaglia con tanta asprezza nei riguardi del litorale, è perché vuole disincentivare i turisti a frequentare le nostre spiagge, con la storia della favela delle vacanze. E come dire che in Sicilia cè la mafia e quindi bisogna tenersi lontano dai posti più noti. Labusivismo esiste ovunque, anche nella casta Torino del quotidiano che si accanisce contro Baia Domizia.