NAPOLI. Affrontare con urgenza i nodi dellofferta dei servizi sanitari nelle strutture penitenziarie campane è e deve essere un imperativo categorico.
Tra quattro mesi, infatti, allo scadere della proroga dei contratti del personale sanitario che attualmente garantisce la continuità assistenziale nelle carceri della Campania, lintero sistema potrebbe precipitare nel caos più totale.
Così il presidente della Commissione Trasparenza Giuseppe Sagliocco a margine di un incontro tenuto con lassessore regionale alla Sanità Mario Santangelo per affrontare i problemi del sistema sanitario penitenziario le cui competenze sono state trasferite nellaprile 2008 dal Dap, il Dipartimento dellAmministrazione Penitenziaria alle Asl.
Al termine di questi mesi ha spiegato Sagliocco la Regione non potrà farsi trovare impreparata e dovrà per tempo aver provveduto intanto allequiparazione dello status di questi lavoratori provenienti dalamministrazione centrale a quello degli omologhi delle Asl campane. Ma dovrà anche aver provveduto per tempo a risolvere le diverse criticità che pongono a rischio il diritto alla salute dei detenuti e che penalizzano mortificandolo il personale tenuto ad occuparsene.
Criticità emerse in questi mesi di audizioni tenute presso la Commissione con tutti gli attori in campo – ha aggiunto Sagliocco – a partire da quelle che vedono il personale in questione attendere anche sei mesi lo stipendio per il mancato o ritardato trasferimento delle risorse dalla Sanità penitenziaria alle Asl, per passare alla questione della carenza del personale o, più in generale, alla mancanza di un piano organico di ristrutturazione del servizio. Questioni sulle quali, devo prenderne atto, lassessore Mario Santangelo ha mostrato grande sensibilità ed espresso la propria volontà ad impegnarsi con la massima sollecitudine in prima persona.