SANTAGATA DE GOTI (Benevento). Sì al cinema in costume per recuperare le nostre radici e il nostro passato che rischia di essere cancellato da questa imponente mole di produzioni, soprattutto nord-americane, incentrate esclusivamente sul presente e sul futuro.
Così il regista bolognese Pupi Avati ieri a SantAgata de Goti in occasione della XIII edizione del Sannio Film Fest, il festival internazionale della scenografia e del costume in corso fino al 30 luglio. I film di ambientazione non contemporanea ha spiegato il cineasta nel corso dellincontro pubblico in sala Ostieri che ha preceduto la proiezione del film Gli amici del bar Margherita – ci aiutano a capire da dove veniamo e chi siamo stati. I giovani di oggi non hanno assolutamente idea del lungo percorso che è stato fatto dalle generazioni precedenti per arrivare al punto in cui siamo adesso, un momento storico eccezionale eppure così poco apprezzato. E questo che cerco di far emergere dai miei film costringendo spesso il pubblico a interrogarsi sulle differenze tra ieri e oggi per comprendere fino in fondo chi siamo e soprattutto chi eravamo.
Larrivo in città di Pupi Avati ha dato ufficialmente il via alla carrellata di artisti attesi nel borgo medioevale sannita. Uno su tutti il maestro della fotografia, Vittorio Storaro, che incontrerà il pubblico di SantAgata domani sera mercoledì 29 luglio alle ore 21 in sala Ostieri. Sul palco con lui il direttore artistico del Festival, Remigio Truocchio, per ripercorrere le principali tappe della carriera del Maestro famoso in tutto il mondo per aver firmato con i suoi giochi di luce e la sua ars fotografica pellicole come Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci e Apocalypse Now di Francis Ford Coppola. Ricco come sempre il calendario delle proiezioni con anteprime nazionali, cortometraggi inediti e i migliori film in costume dellanno.