NAPOLI. Il patron del Napoli Aurelio De Laurentis si scatena e sconvolge la quiete del ritiro austriaco del Napoli.
Finora ha speso 50 milioni sul mercato e ora detta le sue regole e sbatte la porta in faccia a Obinna e De Sanctis. Porta mostrata, in uscita, anche a Lavezzi. Perché parte il secondo quinquennio e cambiano le modalità, il nostro atteggiamento e deve cambiare anche quello dei giocatori.
Non farò un discorso alla squadra. Preferisco costruirmi una scheda tecnica di ciascuno di loro colloquiando; non come i reality in tv, ma è importante un chiarimento, un faccia a faccia approfondito. Meno sambisti e tangheri… Bisogna che capiscano che Napoli è sì fantastica, ma limpegno è la cosa più importante. Abbiamo obblighi con una tifoseria che si aspetta un totale impegno.
Si torna su Cruz e, quindi, chiusura totale allattaccante nigeriano: Obinna è fuori da ogni discorso: non è per il Napoli. De Sanctis forse non sarà per il Napoli nemmeno lui. Non ci interessa nulla perché il mondo è pieno di giocatori. Il nostro mercato rimane aperto.
Non si riuscisse a concludere col portiere della Nazionale, si tornerebbe sulla pista Cassano, con lalternativa Pelizzoli. Mentre per lattaccante si torna su Cruz e si guarda al laziale Pandev.
Sul Pocho: Con lui non voglio parlare da uomo a uomo. Ma da presidente di una squadra di calcio, con un professionista che viene pagato per fare questo lavoro. Se lui lo vuol fare, secondo quelle che sono le regole serie che devono esistere fra datore di lavoro e lavoratore sarà benvenuto. Se no ci sono tanti altri posti per andare a lavorare al mondo.
Anche sui diritti dimmagine non transige: O si adeguano o chiudo col calcio. Questa è una mia impostazione professionale. Se il calcio è impresa bene. Altrimenti non ho più niente a che vedere con questo mondo: sono un imprenditore puro che difende le proprie idee.