ROMA. Il Governo è chiamato a votare la fiducia per il maxi emendamento sul decreto legge anticrisi.
Ad ufficializzare la notizia è stato il presidente della Camera Gianfranco Fini che dapprima ha annunciato di voler sospendere la seduta in attesa del maxiemendamento e poi, dopo aver parlato in privato con il Ministro dellEconomia Giulio Tremonti, ha comunicato linterruzione dei lavori e lannuncio che, alla ripresa, il governo avrebbe motivato il maxiemendamento e che la presidenza annuncerà le sue valutazioni di ammissibilità del testo governativo. Fin da ora invito il ministro dell’Economia a presenziare alla seduta – ha detto Fini – con l’auspicio, altro non posso fare, che il ministro dell’economia spieghi all’aula perché il governo è addivenuto ad alcune valutazioni che, nella generale valutazione della presidenza saranno relative alla conformità o
meno dell’emendamento con il testo approvato dalle commissioni.
La decisione del presidente della Camera ha mandato su tutte le furie lopposizione parlamentare e d in particolare il Pd che aveva contestato il fatto che la fiducia avrebbe riguardato un documento, il maxiemendamento appunto, che potrebbe contenere norme diverse da quelle previste nel testo licenziato dalle commissioni. A tali affermazioni Fini ha risposto: Ritengo che sia doveroso, ancorché saggio, attendere il tempo necessario per verificare se quanto ipotizzato venga realizzato. Se l’ipotesi diventa reale la presidenza della Camera valuterà con doveroso e attento esame l’intero maxi-emendamento, e in particolare la concordanza o la discordanza con il testo approvato in commissione. E confermo quanto ho detto, che se la presidenza riterrà opportuno rivolgersi ai colleghi per esprimere valutazioni sull’iter legislativo non mancherà di farlo.
Il testo su cui il Governo si appresta a votare la fiducia non sarà, in realtà, una copia fedele del provvedimento uscito dall’esame delle commissioni parlamentari poiché è in arrivo un maxi-emendamento che prevede lo stop alla stretta sulle banche a partire dalla cancellazione delle novità sul massimo scoperto e sulle modifiche unilaterali per l’adeguamento dei tassi. Irrisolte, invece, le questioni riguardanti i fondi per lo spettacolo, le misure in favore dellAbruzzo, il ruolo del ministero dell’Ambiente e dalla cosiddetta sanatoria per le new-slot.