L’AQUILA.Secondo giorno del vertice del G8 a L’Aquila. Dalle 12.30 alle 14.30, colazione di lavoro G14 (G8+G5+Egitto) più organizzazioni internazionali su fonti future della crescita economica globale.
Dalle 14.30 alle 15.00, i leader incontrano i giovani rappresentanti dei Paesi G14. Dalle 15.00 alle 18.30 le riunioni in formato Major Economies Forum (Mef), con il capo della Wto, per discutere dei progressi verso l’accordo sul trattato di Doha sul commercio globale. Alla fine della sessione, è previsto un documento sul commercio.
Alle 16.15, sessione di lavoro del Mef con le Nazioni Unite e la Danimarca – che a dicembre ospiterà il summit dell’Onu sui cambiamenti climatici e dove è previsto un documento che sostituirà il trattato di Kyoto – per discutere il riscaldamento globale. Al termine è previsto un briefing del presidente Obama con la stampa.
Infine, alle 20.30 ci sarà la cena offerta a L’Aquila dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, a tutti i partecipanti (29 leader, più i rappresentanti delle organizzazioni internazionali). Alla cena sarà presente anche il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi.
Ieri, durante la prima giornata, si è raggiunto un accordo sul clima, che però non soddisfa l’Onu, come ha affermato il segretario generale Ban Ki-moon: “I progressi sul clima non sono sufficienti”. L’accordo raggiunto (contenere a due gradi centigradi rispetto all’era pre-industriale il riscaldamento massimo del pianeta e di ridurre tra il 50 e l’80 per cento le emissioni di gas inquinanti entro il 2050) deve vincere le resistenze dei Paesi emergenti, soprattutto India e Cina. Il documento sul clima sarà approvato dal Mef – formato allargato del G8 più G5 (Brasile, Cina, India, Messico, Sud Africa) più Australia, Indonesia e Corea del sud; più la Danimarca (nel ruolo di presidente della conferenza mondiale sul clima del prossimo dicembre) – che riconoscerà “lopinione scientifica secondo cui lincremento della temperatura media globale al di sopra dei livelli pre-industriali non dovrebbe eccedere i due gradi centigradi”.
E mentre i mariti discutono delle grandi questioni mondiali, le first lady, dopo la visita di ieri a Roma, sono arrivate a Coppito, il quartier generale del G8, per la loro giornata abruzzese sulle zone colpite dal sisma del 6 aprile scorso. Ad arrivare per ultima Michelle Obama che ha raggiunto il resto della delegazione in rosa. Ad accompagnarle e fare loro da Cicerone nel loro giro tra le tendopoli e i monumenti duramente colpiti dal terremoto le ministre Mariastella Gelmini e Mara Carfagna. Nel tardo pomeriggio per loro è previsto il rientro a Roma, dove venerdì parteciperanno ad un convegno su donne e fame nel mondo, gli stessi temi che affronteranno anche i loro consorti nell’ultima giornata dei lavori del summit. Michelle Obama il 10 lugliovedrà il Papa con il quale, nel pomeriggio, è previsto un incontro insieme al marito Barack.
Intanto, laterra è continuata a tremare nell’Aquilano, la scorsa notte e nella prima mattinata. Tre le scosse, la più forte di magnitudo 2.5 registrata alle 7.56 con epicentro in Valle dell’Aterno.