Raffiche di temporali, forti venti e mareggiate hanno investito la parte settentrionale del Paese, provocando quattro vittime.
Madre e figlio, di 82 e 63 anni, sono morti a Borca di Cadore, in provincia di Belluno, travolti da una frana sulla statale 51, che ha coinvolto anche sette abitazioni. In una di queste si trovavano i due che si sono visti crollare addosso il soffitto. Sempre a Borca di Cadore altre 300 persone sono state evacuate.
A Viareggio,un anziano di 74 anni è morto annegato. La barca a vela su cui viaggiava è affondata a causa del mare mosso e del forte vento. A bordo anche due amici dell’uomo che si sono salvati.
Tragedia anche in Liguria a Lerici, doveun uomo di 47 anni è annegato travolto da una mareggiata.
Sta bene, invece, una famiglia (padre, madre e figlia) rimasta intrappolata per ore su un fuoristrada travolto dalle acque del fiume Sesia, a Lindiona, in provincia di Novara.
Gravissimi i danni in Lombardia. Il governatore Roberto Formigoni ha chiesto lo stato di calamità naturale per le aree di Lecco, Como e Bergamo. Il nubifragio si è abbattuto su queste zone per 36 ore. Per quel che riguarda le province di Milano e Sondrio, la situazione viene tenuta sotto controllo dalla Protezione civile. Mentre perla zona di Varese Formigoni ha già ottenuto lo stato di calamità.
Raffiche di vento che superano i cento chilometri orari in varie località. Dalla Sardegna alla Valle d’Aosta. Gravi disagi per il recupero dei corpi dei tre alpinisti morti venerdì sul Monte Rosa. Problemi anche sul Cervino perché le condizioni meteo stanno ostacolando le operazioni di salvataggio dei quattro alpinisti spagnoli, di cui uno ferito. Gli uomini sono comunque in salvo nel rifugio Capanna Carrel.