Tartaglione incontra gli operai della Reiter

di Redazione

Antonio TartaglioneMARCIANISE. Nel pomeriggio di ieri, il sindaco Antonio Tartaglione, alla presenza del consigliere Raffaele Salzillo, ha incontrato i dipendenti della Reiter Automative Spa, multinazionale svizzera specializzata nella componentistica automobilistica, con filiale a Marcianise.

A seguito della riorganizzazione e razionalizzazione delle risorse disposte dall’azienda, in accordo con le organizzazioni sindacali, la manovalanza impiegata appare preoccupata per il suo futuro. Il provvedimento da attuarsi mira alla fusione dei due siti industriali, ubicati nella provincia di Caserta, (Marcianise e Pignataro), in un unico alveo, a Pignataro. Questa manovra comporterebbe che il fabbisogno di personale si ridurrebbe, passando, secondo le proiezioni stimate dall’azienda, dagli attuali 300 dipendenti (200 i lavoratori di Pignataro e 99 quelli di Marcianise) a soli 200. Si registrerebbe così un esubero di 100 unità, che già di per sé è un problema.

La manovalanza, presente al vertice, paventa però anche la dismissione dello stabilimento di Pignataro, e il trasferimento della produzione in provincia di Vercelli. In quella filiale, secondo la versione da essi fornita, sarebbero installati i macchinari idonei per l’attività di laminazione, attualmente svolta a Marcianise. Sempre dal loro resoconto risulta che la riconversione del sito di Pignataro, a seguito dell’eventuale fusione, non risulterebbe possibile, sia per l’insufficienza di attrezzatura che per carenze logistiche. Per questo, temendo di restare senza occupazione, i lavoratori chiedono la prosecuzione delle attività della filiale marcianisana, e di poter continuare a prestare la loro opera presso tale sede, anche a costo di dover sottoscrivere un cambio di inquadramento, per ridurre i costi aziendali. In extremis appaiono disposti a trasferirsi a Pignataro, ma solo dopo aver ricevuto precise garanzie occupazionali.

Il sindaco Tartaglione ha mostrato totale disponibilità, ed ha promesso di farsi carico della controversia, per tentare di salvaguardare il posto di lavoro degli operai. In questi giorni il primo cittadino convocherà il responsabile dello stabilimento marcianisano, o un suo delegato, per cercare di dirimere la questione.

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