La “Napul’è” di Sabrina Marciano a Sessa Aurunca

di Redazione

Sabrina MarcianoSESSA AURUNCA. Un viaggio nella canzone d’autore, ricco di aneddoti, odori e suoni della Napoli di Salvatore Di Giacomo e di Libero Bovio.

“Napul’è”, il concerto-spettacolo di Sabrina Marciano, è questo e molto di più. Per gli appassionati del genere o per chi vuole scoprire un patrimonio immenso di storia attraverso le note l’appuntamento (a ingresso libero) è per sabato, 18 luglio, al giardino del Convitto nazionale “Agostino Nifo” di Sessa Aurunca, teatro della XXVII edizione de “I luoghi della memoria”.

“Per apprezzare le proprie origini ci si deve forse allontanare dalla terra – dice la Marciano –, grembo natale ed intraprendere un viaggio in cerca di lidi nuovi e sconosciute emozioni. Confrontarsi con altri luoghi, tradizioni, voci. Basta poco, tuttavia, e in un istante ci ritroviamo con la mente ed il cuore a ricordare il fremito dell’infanzia, i sapori delle proprie origini, la dolcezza delle voci cadenzate dal dialetto di casa. Il passato, piccolo o grande che sia, ritorna, colmo di odori e suoni e colori e ricordi”.

La scelta di queste melodie, delle canzoni che canticchiavano le madri e le nonne, che ne raccontavano anche le storie e i perchè, le origini lontane, è un atto commemorativo e procreativo al tempo stesso: il passato degli altri è la trama su cui ricamiamo il nostro presente.

“Napul’è – spiega la Marciano – è un concerto sulla canzone napoletana d’autore. Il repertorio, spazia dal brano più antico, che risale al 1200, ai successi della prima metà del ‘900, toccando melodie tra le più note ai cultori, come ai semplici appassionati, alternando alle note delle intramontabili canzoni, aneddoti, poesie e letture di autori illustri”. “Era de maggio”, “Voce e notte”, “Reginella”, “Tammurriata nera”, sono solo alcuni dei titoli di questo elegante, piacevole e raffinato concerto a tre voci. Una sarà la chitarra che accompagnerà con la sua sapiente e suggestiva armonia tutto lo spettacolo (Massimo Aureli/Pino Russo).

Una riempirà di colori le melodie con le sue fantasiose percussioni, e darà vita alle splendide pagine di grandi scrittori dell’ottocento (Maurizio Rossi). Una sarà interprete delle più incantevoli canzoni napoletane e racconterà aneddoti sulla loro nascita e sul loro significato (Sabrina Marciano).

“Con la speranza ed il desiderio – conclude la Marciano – di infondere nell’animo del pubblico gli stessi sentimenti e le stesse passioni da cui originarono tali capolavori”.

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