Opere di Falso in mostra a Baia Domizia

di Redazione

 BAIA DOMIZIA. Non solo musica ma anche arte pittorica in riva al mare. Vincenzo Falso è un pittore impressionista che dal 23 giugno fino al 3 settembre espone le sue opere nell’amena cornice del Park Hotel di Baia Domizia.

Amato dalla critica francese, questa personale è tutta da vedere e scoprire. Numerosissimi gli appassionati e i

turisti italiani e stranieri, affascinati dai suoi orizzonti. “Un orizzonte mai esattamente definito, da dove comincia un altro quadro” ha dichiarato il critico Giuseppe Lucio Fragnoli. La vicenda di Vincenzo Falso comincia con la scoperta di una sua naturale propensione al disegno e al colore. Voglio dire che ancor prima della scuola, del mestiere, della consapevolezza artistica c’era in lui il gusto e la sensibilità di una istintiva adesione alle luci e alle forme d’un paesaggio da cui si sentiva pervaso. Da questo sentirsi nel paesaggio naturale e umano nasce la pittura. Usa la sua spatola per narrare quella sensibilità in maniera da renderla capace di contenere ogni gradazione possibile di toni, ogni estensione fastosa e violenta di colori. Un rutilare di contrasti cromatici e simultanei che si giustappongono in un percorso pittorico che trova la sua essenza nell’impasto materico (olio-acrilico) che anima i vibranti paesaggi che lo caratterizzano.

La pittura di Falso richiama uno stato d’animo, una percezione più che una semplice veduta prospettica. Dipinge sensazioni, momenti e luoghi dove è stato e dove vorrebbe essere , luoghi mentali che esprimono bene gli interrogativi e le problematiche del suo e del nostro tempo: l’inquietudine. Il Falso crea luoghi immaginari o rimembrati dove si è trovato bene e in pace con sé stesso, anche con l’intento di riprovare quella emozione e di fissare nel tempo quel momento, quella determinata percezione. In sintesi osserva, analizza, scompone, elabora, e infine traduce sulla tela quello che il suo sguardo ha attentamente indagato fuori e dentro la sua anima: una situazione e un’impressione unite idealmente e non sempre razionalmente. Dipinge soprattutto di notte, nel suo atelier nel centro storico di Castelforte, uno, due, forse anche tre quadri contemporaneamente per dare sfogo alla sua necessità di esprimersi. “Il colore è la mia anima – ha affermato l’artista – e, partendo da radici espressioniste, crea uno stile personalissimo frutto di intuizioni misteriose nel segno di un percorso artistico che procede lento ma inesorabile”. Lo si può trovare ogni sera sulla terrazza del Park Hotel, per parlare con lui e scoprire che è un uomo straordinariamente semplice e trasparente, ma così naif. Prossima tappa un’importante esposizione a Padova e ben presto ospite per una estemporanea in programma nella bellissima pineta del noto albergo di Baia.

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