Il trio Coryell, De Francesco e Mouzon chiude 17° Teano Jazz

di Redazione

Larry CoryellTEANO. Uno straordinario trio chiude stasera la diciassettesima edizione di Teano Jazz Festival. Non si può definire altrimenti un gruppo che schiera musicisti del valore e del carisma di Larry Coryell, Joey De Francesco e Alphonse Mouzon, …

… in concerto sul palco del Loggione del Museo Archeologico (all’auditorium in caso di pioggia) alle ore 21,30, (l’ingresso costa 20 euro) per l’atto finale della rassegna sidicina.


Il leader della band, Larry Coryell è uno dei chitarristi che a cavallo fra gli anni sessanta e settanta, ha contribuito a mettere in contatto il jazz e rock. Di quel periodo è l’album Spaces, un piccolo capolavoro al quale parteciparono John McLaughlin e Chick Corea. Di lì a qualche anno Coryell fonderà gli Eleventh House, formazione cardine del jazz-rock, mentre più in là si unirà ad altri celebri colleghi di strumento come lo stesso McLaughlin e John Abercrombie.

Joey De Francesco è colui che più di altri ha contribuito negli ultimi decenni al rilancio di uno strumento dal sound inconfondibile: l’organo Hammond B3. Seduto dietro la storica tastiera, ha prestato servizio accanto a geni del calibro di Miles Davis, John McLaughlin e Elvin Jones.

Joey De Francesco Alla batteria si esibirà Alphonse Mouzon, il primo batterista dei leggendari Weather Report, che poi ha prestato le sue bacchette a Dizzy Gillespie, McCoy Tyner, Gil Evans, Herbie Hancock, Freddie Hubbard e tantissimi altri jazzmen, nonché con uomini del rock come Jeff Beck, Eric Clapton e Carlos Santana.

La giornata sarà aperta dalla Magicaboola Brass Band formazione di 12 elementi considerata una delle band di strada più importanti d’Italia, che inonderà di musica stasera e domani il centro di Teano, accompagnando il pubblico ai concerti serali. La Magicaboola non si limita a riproporre le sonorità tipiche delle street band della New Orleans del secolo scorso, ma arrangia per fiati e percussioni anche autori “moderni”, da Ray Charles a Herbie Hancock, da Bob Marley a Joe Zawinul. A trombe e sassofoni sono affidati i temi, sostenuti dai tromboni e dal caratteristico e scenografico sousafono, mentre cassa, rullante e percussioni danno vita ad un groviglio di ritmi a cui nessuno può resistere. Una vera esplosione di energia a cui gli stessi musicisti non riescono a sottrarsi, esibendosi in danze scatenate e coinvolgenti tra la gente. Vincitore del terzo Contest of Street Bands all’Haizetara Festival in Spagna, è tra i gruppi più attivi in Italia e in Europa.

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