AVERSA. Resa dei conti interna al Pdl. Giuseppe Sagliocco lascia il fioretto per usare la clava nei confronti del sindaco di Aversa Domenico Ciaramella, esponente dello stesso partito del consigliere regionale.
Oggetto di scontro, stavolta, il settore delle soste a pagamento ma, in passato, altri erano stati i terreni di sfida tra Sagliocco e Ciaramella, a dimostrazione della scarsa sintonia fra i due politici dellAgro. Rifiuti, metropolitana, viabilità e parcheggi sono stati i temi che hanno visto susseguirsi sulle pagine dei giornali i distinguo e gli smarcamenti operati dal consigliere regionale del Pdl rispetto al sindaco Ciaramella. A sostegno di questultimo vertici cittadini e provinciali del partito. Con Sagliocco, invece, ormai da mesi, sei consiglieri comunali a lui fedeli: Capasso, Marrandino, Andreozzi, Marino, Mariniello e Verde.
Ma, tornando allultima singolar tenzone, pare non siano bastate al consigliere regionale le precisazioni, affidate da Ciaramela alla stampa, circa la prossima regolamentazione delle nuove aree di sosta tantè che la virulenza degli interventi di Sagliocco, che non ha esitato ad usare termini come pagliacciata, imbroglio e amministratore di condominio nel riferirsi a Ciaramella, danno il senso di come egli, al momento, cerchi un scontro deciso col sindaco. Un scontro teso a imporre sullagenda politica del primo cittadino anche alcune decisioni di natura gestionale. Insomma, i cinque consiglieri di area sagliocchiana non ci stanno a non essere rappresentati in giunta e vorrebbero a breve un rimpasto che possa mettere fine a questa situazione, che vede i pretoriani del consigliere regionale ai margini dellattività amministrativa, eccezion fatta per un paio di presidenze di commissioni da questi detenute. Su questo versante, però, Ciaramella pare intenzionato a non cedere, anche perchè le bordate tirate a colpi di mass media dal consigliere regionale non lo tranquillizzerebbero affatto circa leventuale tenuta della sua giunta una volta aperte le porte allingresso dei sagliocchiani. In effetti è singolare la strategia usata da Saglioccoche, sembra, non sia stata gradita dai vertici provinciali del partito, ad iniziare dal senatore Giuliano. Ciaramella, al di là del merito delle singole questioni, rimane il sindaco della seconda città della provincia e soprattutto della prima città per densità abitativa amministrata dal Popolo della libertà e questi guanti di sfida lanciati a fasi alterne dal consigliere regionale allindirizzo del primo cittadino aversano certo non agevolano la ricomposizione dei rapporti politici e personali interni ad un contenitore dove già diversi sono gli esponenti che a mala pena si sopportano.
Ma, ormai, il patatrac sembra fatto e a questo si aggiunge lavvicinarsi del momento delle scelte per le prossime candidature provinciali e regionali. Proprio per queste ultime Sagliocco ha nel sindaco di Aversa un probabile rivale per Palazzo Santa Lucia.
Intanto, settembre si avvicina sempre di più e con esso i banchi di prova per il Pdl aversano. Ci sarà il più volte annunciato rimpasto di giunta? E se ci sarà in che termini avverrà? Antonio De Michele e Nicola Verde resteranno rispettivamente capogruppo del Pdl e presidente del Consiglio comunale? Quali saranno i nomi su cui Berlusconi e Cosentino punteranno per la conquista della Regione Campania e della Provincia di Caserta? A queste domande per ora possiamo rispondere solo con un laconico vedremo; intanto, per la politica aversana, indipendentemente dalle previsioni meteo, continuerà a fare molto caldo.