Strisce blu, la protesta continua

di Antonio Arduino

 AVERSA. Chi temeva che potesse ripetersi la protesta che, nella notte tra giovedì e venerdì, ha animato piazza Bernini dove si è sfiorata la rissa tra residenti che non volevano fossero tracciate le strisce blu e operatori comunali addetti all’incombenza può stare tranquillo.

Il bis non c’è stato. Forse, per prevenire possibili tumulti gli operatori municipali non sono tornati a tracciare le strisce e i residenti che, dalle abitazioni, controllavano la zona non hanno avuto motivo di tornare in piazza ma la protesta continua. Le strisce blu che erano state tracciate nella contigua via De Chirico sono state tutte ricoperte di bianco e ed è stato dato il via a una raccolta di firme contro il provvedimento destinato a trasformare le strade di Aversa sud in un unico immenso parcheggio a pagamento. A dare la stura a quella che probabilmente sarà una contestazione globale del provvedimento che attiverà il sistema di parcheggio a pagamento sotto casa dei residenti dei quartieri residenziali a sud delle città sono gli abitanti del Bellorizzonte l’edifico più alto di Aversa che nei suoi 15 piani accoglie ben 81 famiglie e tutta una serie di negozi ed uffici per un totale di circa quattrocento cittadini, per la gran parte già iscritti nelle liste elettorali. “I sottoscritti firmatari della petizione -si legge nella comunicazione diretta al sindaco- contestano la scelta destinare a parcheggio a pagamento via De Chirico dal momento che tale scelta rappresenta non un atto di amministrazione democratica della città ma una imposizione che porta una nuova tassa a cittadini che già pagano quanto dovuto per garantire i servizi essenziali, quali sono l’utilizzazione delle strade, sotto forma di numerose altre tasse, prima tra tutte quella di possesso ( ex tassa di circolazione) per le automobili di proprietà”. “Considerando -continua la nota- che in particolare in via De Chirico i proventi di tali imposte non vengono usati per la dovuta manutenzione della strada che come è noto alla Sua Amministrazione è piena di buche al punto da essere impraticabile e rischiosa sia a piedi che in automobile”. “Considerando, inoltre -prosegue la nota- che gli edifici presenti nel Parco Coppola, quindi anche in via De Chirico che ricade in tale rione, furono costruiti negli anni ’60 epoca in cui le automobili erano merce rara, cosicché chi li realizzò non pensò a creare box e posti auto o quanto meno a crearne tanti quanti ne sarebbero serviti da li a quarant’anni, i sottoscritti in quanto residenti in Parco Argo, chiedono di essere esonerati dal pagamento della tassa ( o ticket se più Le piace) di parcheggio che, nel caso dei residenti di Parco Coppola, in realtà è una vera e propria tassa di occupazione del suolo pubblico non avendo gli stessi possibilità di scelta al parcheggio in strada”.

In alternativa, ricordando l’impegno assunto dall’assessore Luciano Luciano che, all’epoca della sua delega ai parcheggi, annunciando le strisce blu per l’intero Parco Argo promise una tessera gratuita per ciascuna famiglia residente, i firmatari della petizione chiedono “che venga autorizzata la sosta gratuita di almeno una automobile per ciascuna famiglia residente, prevedendo un abbonamento annuo simbolico per le eventuali altre automobili possedute dai componenti della medesima famiglia”.

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