Camorra, per Maccariello scatta accusa di associazione mafiosa

di Redazione

Raffaele MaccarielloCASAL DI PRINCIPE. Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, agli ordini del vicequestore Rodolfo Ruperti, hanno dato esecuzione a nove ordinanze di custodia cautelare nei confronti di nove persone già arrestate nel blitz che portò alla cattura del latitante Raffaele Maccariello.

Oltre allo stesso Maccariello, 37 anni, ritenuto elemento di spicco della fazione Bidognetti del clan dei Casalesi, si tratta di: Mario Letizia, 27 anni, Gaetano Cerci, 44, Antonio Di Caterino, 31, Pasquale Cirillo, 43 (fratellastro di Alessandro Cirillo, detto ‘O Sergente, del gruppo Setola), Oreste Capasso, 24, Vincenzo Duccillo, 28, Francesco Cateino, 23, Nicola Gagliardi, 33. Il blitz fu effettuato il 12 agosto nell’abitazione di Cerci.

Il nuovo provvedimento, emesso dall’ufficio Gip di Napoli, contesta a Maccariello il reato di associazione di tipo mafioso, a decorrere da una precedente condanna, divenuta definitiva nel 2004.

L’autorità giudiziaria, infatti, ha ritenuto che sussistono gravi indizi circa la sua attuale appartenenza all’organizzazione criminale, confermata dalla disponibilità di una larga rete di complicità, rilevata proprio in occasione del blitz del 12 agosto, che gli ha assicurato la latitanza dal 2007, e che gli poteva essere garantita solo dal ruolo, evidentemente di rilievo, ricoperto nell’ambito di un sodalizio criminale diffuso ed articolato come il clan dei Casalesi.

Nei confronti delle altre otto persone l’autorità giudiziaria ha contestato il reato di favoreggiamento personale aggravato. In occasione degli interrogatori di garanzia, gli indagati hanno fornito spiegazioni contraddittorie o inverosimili per cercare di giustificare la loro presenza nell’abitazione dove si trovava il latitante che evidentemente non hanno convinto i magistrati.

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