KANDAHAR. Mentre procedono i conteggi delle elezioni presidenziali, nuovi attentati insanguinano l’Afghanistan.
Cinque autobomba collegate tra loro sono esplose a Kandahar, nel sud del Paese. Il bilancio, ancora provvisorio,è di almeno 36 morti e 64 feriti. Gli ordigni, piazzati in cinque automobili parcheggiate, sono esplosi simultaneamente vicino a un edificio che ospita gli uffici dell’agenzia internazionale canadese per lo Sviluppo. Nella stessa zona si trovano anche le forze di sicurezza afghane e un progetto edilizio giapponese.
Intanto, nell’area di Bala Morghab – dove era stato attaccato un posto di frontiera con il Turkmenistan e dove due poliziotti afgani erano stati uccisi – un plotone della Folgore e tre elicotteri italiani sono stati protagonisti di un violento scontro a fuoco con gli insorti. L’operazione ha coinvolto i parà italiani, intervenuti in soccorso delle forze di sicurezza afgane. I parà della Folgore “sono stati attaccati con armi leggere e razzi Rpg e hanno risposto al fuoco. Lo stesso hanno fatto i due elicotteri Mangusta e il Chinook che trasportava il plotone”, ha spiegato al termine dell’operazione il generale Rosario Castellano, comandante del contingente multinazionale della Nato schierato nell’Ovest del Paese. Alla fine “la minaccia è stata neutralizzata” ha aggiunto, senza però specificare l’entità delle perdite tra gli insorti. Nessun militare italiano è rimasto ferito.