RANGOON. Aung San Suu Kyi, leader dell’opposizione birmana, dovrà restare agli arrestidomiciliari per almeno altri 18 mesi.
La 64ennepremio Nobel per la Pace, ai domiciliari dal 1989 (avrebbe finito di scontare la pena il 21 maggio)èstata condannata a tre anni (commutati in un anno e mezzo di domiciliari) per aver ospitato il 4 e il 5 maggio John William Yethaw, un cittadino americano mormone che aveva raggiunto a nuoto la residenza della donna dopo aver avuto, a suo dire, “una visione nella quale sarebbe stata assassinata”.
Un caso che, secondo gran parte degli osservatori internazionali, è stato organizzato ad arte poiché, con questa nuova reclusione, Suu Kyi è stata esclusa dalla elezioni che la giunta militare intende organizzare nel Paese per il 2010.
Più pesante il verdetto a carico del co-imputato di Suu Kyi, il 54enne statunitense Yettaw, condannato a sette anni di lavori forzati: tre ancora per violazione delle leggi sulla sicurezza, altrettanti per immigrazione illegale nel Paese asiatico, e infine uno per violazione delle norme municipali sull’attività natatoria.