ROMA. Attendo una risposta ormai improrogabile, a parlare così è il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in merito alle celebrazioni dei 150 anni dellunità dItalia.
Il capo dello Stato, in unintervista rilasciata al quotidiano
Ad impensierire il capo dello Stato oltre al ritardo del Governo saranno anche le ultime affermazione negative della Lega in merito al tricolore, dialetti e inno nazionale, ma Napolitano per il momento preferisce non intervenire affermando: “Nonè questione che si possa affrontare con una battuta. Ci sto riflettendo… Del resto il rovescio della medaglia in questione è la situazione del Mezzogiorno e lo stato di estremo disagio in cui versano le nostre regioni meridionali”.
Linvito che proviene dal Colle è stato accolto positivamente dal ministro per l’Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi, che ha dichiarato: “La lettera del presidente Napolitano è uno sprone che il governo accoglie positivamente. Dal ministro Bondi– aggiunge Rotondi – arriveranno risposte concrete con una organizzazione impeccabile. In Consiglio dei Ministri valuteremo attentamente la sua proposta che condivideremo perché sappiamo del buon lavoro che sta facendo Bondi”.
Di tuttaltra opinione è leurodeputato leghista Gianfranco Borghezio che ha risposto alle dichiarazioni di Napolitano affermando che “i 150 anni dell’Unità d’Italia sono un’ottima occasione per segnare una discontinuità rispetto ad una pratica viziosa di spese inutili che ha portato a celebrazioni faraoniche nel passato. In un momento delicato come questo – conclude – bisogna dare un forte segnale e la mia ricetta e’ proprio quella di non spendere neanche una lira”.