BARI. La Guardia di Finanza ha arrestato Massimiliano Verdoscia e Stefano Iacovelli, nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità pugliese che vede coinvolto l’imprenditore Giampaolo Tarantini.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Bari, Vito Fanizzi, su richiesta del Pubblico Ministero Giuseppe Scelsi.
Entrambi gli arrestatisono accusati di essere i presunti pusher di Tarantini, indagato per induzione alla prostituzione e droga. Verdoscia, a lungo socio in affari dell’imprenditore, avrebbe detenuto e ceduto cocaina e altre sostanze stupefacenti in occasione di diverse feste ed eventi mondani in ville private. Iacovelli avrebbe avuto il ruolo di vero e proprio pusher. Attraverso la cessione gratuita di droga, Tarantini, secondo gli inquirenti, avrebbe così intrattenuto i suoi importanti ospiti e così agevolato le proprie entrature nell’ambito della politica e della pubblica amministrazione.
Le prove sono state raccolte attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, eduna serie di informazioni fornite da persone informate sui fatti, tra le quali alcuni volti noti del mondo della moda e dello spettacolo.
Tarantini, ricordiamo, è colui che portò le escort nella residenza romana del premier Silvio Berlusconi, tra le quali c’era l’ormai famosa Patrizia D’Addario che ha depositato le registrazioni, di recente apparse sul sito de L’Espresso, che proverebbero i suoi rapporti intimi con il presidente del Consiglio.